[Architettura]
Le location del potere
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La Julie Cope House progettata da FAT Architetture insieme all’artista Grayson Perry si trova nelle campagne dell’Essex, a nord est di Londra. La casa è dedicata all’every-woman dell’Essex, ovvero ad un’ipotetica Julie Cope che impersona i valori e la forza delle donne della contea.
La silhouette della Julie Cope House è subito riconoscibile nel paesaggio della campagna inglese. La figura del casa richiama l’architettura delle antiche cappelle dei pellegrini.
Il rivestimento esterno della Julie Cope House è realizzato con 1900 piastrelle di ceramica bianca e verde disegnata da Grayson Perry. Sul tetto si aprono coppie di generose finestre ad arco.
Sul tetto rivestito in metallo dorato spuntano quattro camini-scultura raffiguranti motivi geometrici e sculture femminili primitive.
Le piastrelle realizzate dall’artista Grayson Perry raffigurano divinità femminili con echi messicani, simbolo di rinascita e prosperità.
Altre piastrelle bianche e verdi dell’artista Grayson Perry con bassorilievi di oggetti non comuni.
All’interno il vestibolo-altare si tinge dei toni del rosso e del giallo e si arricchisce della texture optical del pavimento. Tutti mobili sono stati disegnati e prodotti su misura da Millimetre.
L’ingresso è segnalato da un mosaico raffigurante un teschio messicano, figura apotropaica e reliquia di Julie Cope.
Nonostante in cucina il giallo sia il tono dominante, l’ambiente risulta il più sobrio rispetto al trionfo decorativo delle altre sale.
Le camere da letto matrimoniali sono decorate con grandi murales raffiguranti soggetti umani nei toni più brillanti.
I grandi affreschi delle camere da letto sono visibili dall’esterno: le proporzioni alterate rendono l’architettura una casa di bambola al rovescio.
La Julie Cope House ha un forma unica, ricca di simbolismi e decorazioni, una casa che è sintesi del genio creativo di Grayson Perry e della sperimentazione di FAT Architecture.
La figura onirica e surreale della casa rientra nell’immaginario di favole e racconti di mondi lontani.
La Julie Cope House è disponibile per brevi soggiorni. La proprietà è di Living Architecture, agenzia fondata dal filosofo Alain de Botton che permette di pernottare nelle case più originali del Regno Unito.
Nell'Essex c'è un'eccentrica casa di campagna che cattura l'attenzione: se il minimalismo nudo e crudo ha svuotato le nostre case di tutti gli inutili ma tanto amati orpelli e se il pauperismo imperante del recycle design ci impone solo pallet e legname di scarto per farci accomodare su scomode e rigide sedute (così cheap e poco chic), è finalmente possibile soddisfare il dimenticato piacere dell’eccesso rococò pernottando nella Julie Cope House, una scenografica casa nella campagna dell'Inghilterra del Sud.
La magione è di proprietà di Living Architecture, agenzia fondata dal filosofo Alain de Botton - autore del celebre saggio Architecture of Happiness - che permette di soggiornare nelle dimore più esclusive del Regno Unito.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’artista inglese Grayson Perry e lo studio FAT Architecture, forse le firme più provocatorie e ironiche dell’intero panorama artistico d’Oltremanica. La casa è un omaggio architettonico alla ‘donna comune’ dell’Essex, un’ipotetica Julie Cope cui Grayson Perry dedicò un lungo poema. Ora, grazie all’intervento di FAT Architecture, lo spirito di Mrs. Cope abita le stanze del più originale cottage del Regno di Sua Maestà. La casa è costruita come fosse una sacra cappella per pellegrini che qui giungono con la promessa di trovare un eccentrico riparo dalla noia degli standards e per fuggire dall’inarrestabile minaccia del truciolato Ikea.
All’esterno la figura caleidoscopio e fiabesca della casa è un mix-match che richiama direttamente a stilemi medioevali con ricadute barocche: il prospetto del piano terra è rivestito di ceramiche verdi e bianche che contengono bassorilievi di spille da balia, musicassette, cuori, stemmi araldici e figure femminile apotropaiche di ispirazione Maya; il tetto a falda in metallo dorato è ripetuto e scalato in sequenza ed è arricchito da coppie di finestre ad arco di dimensioni decrescenti. Sulle cuspidi delle falde svettano camini-scultura che arricchiscono la composizione conferendole un tono sospeso tra l’esoterico e il massonico. Si tratta di un’architettura che si fa mistero di fede, che contiene e dichiara la santità della vita domestica avvolta in velluti ed arazzi: all’interno l’ornamento si fa ridondante e travolgente per la scelta di una filosofia non-sense del tutto sorprendente che scivola da uno stile art-deco a un riferimento arts and crafts, senza bisogno di mediazione.
All’ingresso un mosaico a pavimento raffigurante un teschio messicano augura un felice soggiorno. Al piano superiore le camere da letto matrimoniali sono decorate con grandi affreschi di figure umane pronte a vegliare e portarci consiglio durante la notte (che non ci si azzardi a considerarli solo come ambigui voyeurs!).
I colori accessi degli interni, con una netta predominanza del rosso e del giallo, conferiscono agli ambienti maestosità ma anche senso di atavica protezione: nell’estremo carico del decoro si risolve il potere intimo della Julie Cope House, casa-cappella, sancta sanctorum di tutte le case inglesi che furono.
www.fashionarchitecturetaste.com
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