Dallo skateboard alle discoteche, il centro d'arte della Villa Noailles, in Francia, continua la sua indagine sul rapporto tra architettura e intrattenimento con una nuova mostra sulle piscine da giardino - visitabile fino al 18 marzo.
Concepita dalla curatrice Audrey Teichmann e dagli architetti Benjamin Lafore e Sébastien Martinez-Barat, la mostra Domestic Pools propone di scoprire la storia dietro l'appeal della piscina da giardino, analizzando come un simbolo d'igiene, lusso e svago abbia plasmato la sfera domestica e privata dai primi anni ’20 alla sua diffusione su larga scala a metà degli anni ’90.
La Villa Noailles - progettata dall'architetto Robert Mallet-Stevens nel 1923 - rappresenta senz’altro la scelta migliore per una così ampia retrospettiva. Questo gioiello architettonico modernista presenta infatti una piscina che si affaccia sulla città di Hyéres, che alla fine degli anni '20 era la meta prediletta di numerosi artisti, come i registi Jacques Manuel e Man Ray.
Piscine a sbalzo, sospese o multilivello: per sviluppare piscine esterne sempre più estreme e innovative negli anni gli architetti hanno lasciato correre la loro immaginazione e hanno adottato tutte le ultime tecnologie a disposizione.
Tra progetti vernacolari e contemporanei di architetti come Alvar Aalto, studio OMA, Ricardo Bofill, MVRDV, Manuel Aires Mateus, la mostra esamina materiali, innovazioni tecniche e formali, in una scenografia coinvolgente e giocosa progettata dal designer Arthur Hoffner.