In questo preludio d’estate Venezia non offre solo l’esperienza di visitare la 57. Biennale d’Arte, ma anche il programma di quello che è ormai chiamato Fuori Biennale presenta una serie di appuntamenti davvero imperdibili nelle location più suggestive della città lagunare.
Ecco la nostra selezione di eventi del Fuori Biennale 2017 che coniugano arte, architettura e design.
Nella cornice di Palazzo Grimani vi attende Beverly Barkat: Evocative Surfaces (fino al 26 novembre), una mostra personale dell’artista israeliana che ha realizzato proprio per gli ambienti rinascimentali del palazzo (in cui hanno lavorato i più importanti architetti e artisti della Serenissima come Palladio, Serlio, Sansovino e Giogione) una serie di grandi pannelli in pvc che sono un trionfo di colori vibranti. Il risultato è uno spettacolo che attraversa l’antico e il contemporaneo.
The End of Utopia (fino al 30 luglio) è la mostra allestita presso Palazzo Flangini dedicata agli artisti americani Jacob Hashimoto e Emil Lukas. L’installazione di Hashimoto è composta da una nuvola densa di 8500 aquiloni neri di carta e bambù sospesi, metafora poetica di un cielo stellato.
Lukas ci sorprende con Lens, una scultura concava di 650 tubi di alluminio che costruiscono una gigantesca lente capace di produrre sorprendenti effetti visivi.
La Fondazione Prada di Ca’ Corner della Regina, presenta The Boat Is Leaking. The Captain Lied (fino al 26 novembre). I protagonisti della mostra? Tre leggende viventi tedesche: il regista Alexander Kluge, l’artista Thomas Demand e la scenografa Anna Viebrock.
Nei saloni di Ca’ Corner vi aspetta un viaggio metafisico tra fotografie, allestimenti scenografici e video-proiezioni che raccontano l’universo creativo dei tre German masters.
Infine all’Arsenale Nord, alle Tese 98-99, all’interno della mostra Memory and Contemporaneity(fino nel 26 novembre) incentrata sul valore della memoria artistica e culturale della Cina, potrete ammirare i design pieces di cinque grandi maestri italiani: Antonio Citterio, Stefano Giovannoni, Piero Lissoni, Italo Rota e Michele De Lucchi hanno ciascuno realizzato un oggetto d’arredo unico ispirato all’arte decorativa cinese usando materiali quali legno, ceramica e seta.
Quando l’arte chiama, Venezia risponde.
In apertura: INSTALLAZIONE DI JACOB HASHIMOTO, THE END OF UTOPIA, PALAZZO FLANGINI, COURTESY STUDIO LA CITTÀ, VERONA