La creazione di uno spazio yoga in casa è una tendenza che segue il solco lanciato dall’evoluzione dello spazio fitness in casa, dei bagni che assomigliano a spa e della ricerca del benessere tra le mura domestiche. Sempre più persone cercano un angolo di meditazione in casa, e ci sono architetti che in questo si sono specializzati.

É il caso di Lisa Melone Cloughen fondatrice di MC Interiors, interior designer e appassionata di yoga, che ha trasformato il suo entusiasmo in un lavoro,: “Mi piace pensare che il mio lavoro migliori il benessere generale dei miei clienti” ci spiega.
“Ovviamente, un’interior designer deve considerare la forma e la funzione e uno spazio ben progettato dovrebbe essere ispiratore, pacifico ed emotivamente ambizioso. Una base, se vuoi, per supportare, migliorare ed espandere la connessione mente-corpo. Mi piace usare palette di colori delicati ma ricchi, tessuti e tappeti materici, dettagli architettonici che si integrano con talismani personali dei clienti, forme scultoree che si trovano in natura, opere d’arte e pezzi antichi e vintage.”

Chi, meglio di lei, poteva darci qualche consiglio per creare una stanza per la meditazione a casa propria?

Ecco cosa ci ha detto, e come consiglia di arredare la stanza per la meditazione domestica.

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Quanto è importante l'architettura per il benessere psicologico?

L'architettura e gli interni sono straordinariamente importanti per il benessere psicologico. Qualsiasi buona architettura, antica o attuale, ha la capacità di ispirare gli esseri umani a qualsiasi livello. Essere in uno spazio architettonicamente piacevole consente al tuo intero essere di espandersi intellettualmente, spiritualmente, fisicamente ed emotivamente.

Dici che nella creazione di uno spazio zen non ci sono regole da seguire, ma solo concetti da considerare: quali sono?

Lo yoga e la meditazione riguardano molto il collegamento tra l’individuo e l'universo e uno studio progettato con cura può migliorare l'esperienza. Innanzitutto, e soprattutto, lo spazio in cui si pratica yoga dovrebbe essere privo di “ingombri visivo”.

Ciò non significa che lo spazio debba essere austero, ma è difficile trovare il proprio Zen fissando una pila di biancheria da stirare!

Per questo può essere utile una palette di colori tenuti e, naturalmente, scegliere i colori che ci piacciono e ci rilassano. La maggior parte di noi pensa a colori neutri per spazi tranquilli, ma un colore ricco e scuro può essere ugualmente rilassante e accogliente.

Un punto focale è intrinseco alla pratica dello yoga e della meditazione, proprio perché ha un effetto calmante per la mente e il corpo: se lo spazio per lo yoga ha una finestra, questa può diventare il punto focale e la meditazione trarrà vantaggio dalla vista e dalla luce naturale.

In alternativa, si può creare un punto focale su un muro bianco: si potrebbe prendere in considerazione l’idea di appendere al centro un mandala e magari affiancarlo con candelabri, altre opere d'arte o specchi.

Illuminare lo spazio è una componente essenziale, che si tratti di luci soffuse o più intense . Le sorgenti luminose dovrebbero essere regolabili e ben distanziate e le candele o le lanterne aggiungono bagliore allo spazio. Quando si installano delle applique, è importante considerare l'ombra o i pattern che getteranno sul muro come elemento di progettazione.

Gli elementi naturali hanno una qualità intrinsecamente rigenerante e migliorano le sensazioni di armonia ed equilibrio. Qualsiasi elemento naturale che ti sembra affine è una scelta giusta: cristalli, conchiglie, rami, sassi di fiume e, ovviamente, verde. Piante grasse e orchidee sono un giusto compromesso tra bassa manutenzione e grande effetto. Considera anche l’idea di creare un altarino con alcuni dei tuoi elementi naturali preferiti, possibilmente incorporando una statuetta di Buddha.

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E gli errori da non fare assolutamente quando bisogna arredare una stanza per la meditazione?

Ci sono pochissimi “errori” che si possono fare quando si crea uno spazio per lo yoga e la meditazione. Per me, si tratta di due elementi che hanno il potenziale per sviare lo spazio: colore e illuminazione. Pitture o carte da parati troppo vivide, brillanti o molto contrastanti compromettono l’atmosfera e sovrastimolano la mente e il corpo. Allo stesso modo, un’illuminazione molto dura o fredda crea un’atmosfera asettica che non incoraggia il rilassamento e la calma. Il focus della pratica yoga è quello di connettere tutto il tuo essere a se stesso per espandersi, ed è meno probabile che questo accada se lo spazio ha un aspetto “duro”.

Spesso associamo l'idea dello yoga e della meditazione a un arredamento etnico o minimal: possiamo declinare questo spazio in qualsiasi stile?

Lo yoga e la meditazione sono spesso associati a contesti minimal o etnici a causa delle origini indiane di questa pratica. Detto questo, è perfettamente lecito progettare uno spazio per lo yoga in quasi tutti gli stili.

Diversi anni fa, ho avuto l'opportunità di visitare una vecchia tenuta, grandissima, con una piccola stanza nascosta al secondo o al terzo piano che sarebbe stata perfetta come sala meditazione. Le proporzioni, i dettagli classici, le portefinestre affacciate su un balcone, un camino sulla parete opposta, tutto parlava di un passato gentile.

Piuttosto che spogliare lo spazio verso un ideale minimalista, avrei riprodotto gli elementi esistenti. Magari rivestendo le pareti con una bellissima carta da parati damascata ton sur ton, un antico tappeto Oushak o Khotan sbiadito, cuscini da meditazione e una chaise longue contemporanea in tessuto Fortuny, tende di seta a inconiciare le porte francesi, un romantico lampadario e, naturalmente, candele. Sarebbe un esempio straordinario di spazio per lo yoga e la meditazione!

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Quali sono i colori da usare? E i materiali?

Come ho detto prima, il colore è una preferenza personale e la luce, il buio o la via di mezzo sono tutte scelte adatte. Mi piace anche usare rivestimenti naturali come stoffe e sughero in una varietà di colori e finiture. Al momento sono ossessionato da una raffia di erba a trama larga con una leggera lucentezza metallica: sarebbe perfetta per uno studio!

Quanto è importante la luce?

Ancora una volta, una buona illuminazione bilanciata è essenziale in uno studio e la preferenza personale è il fattore determinante. Io tendo a preferire la luce naturale o le fonti di luce dimmerabili. Al mattino adoro la vivacità della luce naturale e alla fine di una lunga giornata trovo uno spazio oscurato che mi consente di rilassarmi facilmente dagli eventi del giorno.

Puoi consigliarci qualche trucco per creare uno spazio per la meditazione anche in una casa piccola?

Ovviamente avere un’intera stanza dedicata allo yoga è l’ideale, e può anche essere usata per attività tranquille come leggere o dipingere. Ma se non è possibile, possiamo trasformare in ambiente multitasking uno spazio poco usato, come la stanza degli ospiti!

Fondamentalmente, la pratica dello yoga ha bisogno di uno spazio grande quanto le dimensioni del tappetino. Una volta orientato il tappetino, considera il tuo punto focale: basta allestire un altare su una panca ai piedi del letto. Ancora una volta basta posizionare al centro una statua di Buddha, un cristallo o un obelisco. In altre parole, crea una composizione visiva che trovi pacifica.

Tu fai yoga? Se sì, puoi dirci 5 buoni motivi per cui dovremmo farlo tutti (e avere uno spazio dedicato)?

Sì, faccio yoga regolarmente ed è diventato sempre più essenziale per il mio benessere. È una di quelle attività veramente meravigliose che continua ad espandere la mia crescita personale in ogni direzione.

Detto questo, alcuni dei particolari benefici dello yoga e della meditazione sono difficili da battere.

Fisicamente, sono molto più forte e ho una comprensione molto migliore della struttura anatomica e di come usare diversi gruppi muscolari per approfondire le pose.

Ho anche scoperto che sono più attenta alla mia dieta e che impiego un po’ più saggiamente almeno una parte del tempo!

Le prime volte sei così impegnato a cercare di eseguire le pose che l'aspetto meditativo passa in secondo piano. Man mano che la tua comprensione dell'aspetto fisico migliora, quello meditativo inizia ad assumere importanza. Sei in grado di concentrarti maggiormente sul qui e ora della posa, la difficoltà di molte figure in realtà aiuta ad aumentare la tua concentrazione e ti spinge verso nuovi limiti mentali.

Lo yoga ha anche molto a che fare con la respirazione: mentre il tuo respiro fluisce in modo più coerente con il movimento fisico, diventi mentalmente ed emotivamente rilassato.

Infine, da quando faccio yoga ho più pazienza in situazioni stressanti e sono più propensa a fermarmi a riflettere su una situazione prima di buttarmi nella mischia.

Penso che lo yoga e la meditazione siano qualcosa che vale per lo meno la pena esplorare.

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Carlotta Marelli

Managing Editor di elledecor.it, ho trasformato la mia laurea in architettura al Politecnico di Milano in una lente per guardare (e raccontare) il mondo. Con una particolare attenzione per chi progetta gli spazi e gli oggetti che diamo per scontati: dalle porzioni di città meno note alle scenografie di un film, fino ai pezzi di design che fanno da sfondo ai post che scorrono nei nostri feed Instagram.  Su Instagram posto ricordi come @carlotta_marelli e spazi esageratamente decorati come @bye_minimalism.