La celebre Henry O Bollman Residence è appena approdata sul mercato, per 3 milioni di dollari. È una casa storica, costruita nel 1923 da Frank Lloyd Wright jr. figlio del più importante architetto americano del XX secolo.

Lloyd Wright inizia la sua carriera nel 1911, disegnando paesaggi.

Fedele alla linea modernista tracciata dal padre e al contempo in cerca della propria identità, negli anni successivi accumula esperienze diverse, ma la casa di Henry O Bollman, soltanto la seconda progettata dall’architetto, occupa un posto preminente nel suo portfolio.

È qui che infatti fa il suo esordio la tecnica costruttiva “a blocchi”, un approccio innovativo, che utilizza blocchi di calcestruzzo prefabbricato sia sul piano strutturale che su quello decorativo. Teorizzata da Frank Lloyd Wright Seniorcome la risposta a un crescente bisogno di efficienza ed economicità, la stessa tecnica sarà applicata di lì a poco nelle residenze Millard, Freeman, Ennis e Storer.

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Courtesy of Crosby Doe

Se nel progetto l’impronta paterna è palese, colpisce tuttavia il modo originale e teatrale con cui l'architettura di Lloyd Wright ne declina i precetti: i blocchi assemblati danno alla facciata l’aspetto di un tempio Maya, che ha conservato intatto negli anni il suo misterioso fascino.

Questa chiara influenza mesoamericana, che caratterizzerà anche le residenze Ennis e Milliard, non è limitata agli esterni, ma permea tutti gli ambienti della casa: dalle elaborate modanature alla scala sfalsata, passando per i bellissimi camini in mattoni, ogni angolo della residenza Bollman parla un linguaggio lontano e seducente.

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Courtesy of Crosby Doe

Estesa su un lotto di 2.518 m², tra le colline di Hollywood, la casa modernista si compone di due livelli: al pianterreno trovano spazio le aree pubbliche (cucina, soggiorno e sala da pranzo), mentre di sopra sono alloggiate quattro camere da letto.

L'assetto attuale è frutto di un accurato restauro durato anni. Prima che la designer Mimi London acquistasse la proprietà nel 1983, essa versava infatti in condizioni di grave abbandono. Una rovina Maya, si potrebbe dire, riportata al suo antico splendore, ma anche aggiornata alle esigenze della vita moderna.

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Courtesy of Crosby Doe

Parte del garage progettato da Lloyd Wright è stato convertito in zona living, la cucina e i due bagni hanno beneficiato di un massiccio restyling, un velo di bianco, elegante e minimal, è stato steso sulle pareti interne per armonizzare gli spazi, pavimenti e finiture in legno massello hanno provveduto a stemperare la durezza del cemento.

Il resto lo fa il giardino, parte integrante del progetto, con le sue lussureggianti piante tropicali - Monstera Deliciosa, Trumpet Vine e Black Bird of Paradise - che avvolgono un patio privato, accessibile dal soggiorno e dalla sala da pranzo.

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Courtesy of Crosby Doe

Oggi la residenza californiana torna sul mercato, affidata all’agenzia Crosby Doe, che ne ha fissato il prezzo a 3 milioni di dollari. Un ottimo affare, considerando che stiamo pur sempre parlando di un pezzo di storia dell’architettura a stelle e strisce.

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Elisa Zagaria

Elisa Zagaria è un’autrice che ha trasformato in un lavoro la sua più grande passione: cercare e inventare storie. Quelle che racconta per Elle Decor, in qualità di collaboratrice freelance, hanno per protagonisti case da sogno, personalità, eventi e luoghi simbolo del nostro tempo. E poi ci sono altre storie, in forma di romanzi e soprattutto sceneggiature, che scrive per la televisione, in attesa di diventare sufficientemente ricca da potersi comprare una di quelle case da sogno.