L'Isokon Building di Londra è stato chiamato casa da figure illustri come Marcel Breuer, Agatha Christie e Walter Gropius.

Se ci sono case che fanno sognare per le loro ampie metrature, altre per la vista mozzafiato che si può godere dalle loro finestre, altre ancora per la posizione scenografica in cui si trovano, ce ne sono altre che esercitano una grande attrazione a prescindere da come si presentano, perché tra i loro muri conservano una storia particolare che le rende uniche e preziose.

È il caso di questo appartamento in vendita a Londra, all'Isokon di Belsize Park. Di per sé è come tanti altri: ha una sala da pranzo che funge anche da salottino, una piccola cucina, un bagno ridotto al minimo e una sola camera da letto. Ma due cose lo rendono speciale.

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Uno è il terrazzo (più grande della casa) su quale si affaccia, che permette alla luce di entrare copiosa nel living attraverso la porta finestra e di poter quindi stare all’aperto nei mesi estivi, pur mantenendo la propria privacy.

L’altro aspetto che rende questo interno così interessante è la storia del palazzo nel quale si trova. L’edificio è stato progettato nel 1934 dall’architetto Wells Coates in collaborazione con Jack e Molly Pritchard, suoi amici e insieme a lui fondatori dell’azienda di mobili chiamata Isokon.

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Il palazzo, che prende quindi il nome di Isokon Building (ma viene poi chiamato anche Lawn Road Flats) viene costruito usando il cemento rinforzato, tecnica all’epoca molto all’avanguardia.

Ispirandosi al grande maestro le Corbusier e alla sua massima, secondo la quale “la casa è una macchina per abitare”, Coates vuole creare qualcosa di nuovo e mai visto fino ad allora in Inghilterra. E ci riesce.

Con quelle linee ondulate che ricordano ai più una nave da crociera, l’Isokon Building diventa subito uno dei palazzi più famosi di Londra in quegli anni, tanto da attirare altrettanto famosi inquilini nei suoi 32 appartamenti. La storia racconta che ci abitano, negli anni, Walter Gropius, Marcel Breuer, Laszlo Maholy-Nagy, Agatha Christie e persino la famosa spia sovietica Arnold Deutsch.

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La progettazione degli spazi secondo il progetto originario vuole essere molto moderna: mobili su misura in legno compensato – lo stesso che riveste anche la maggior parte delle pareti – massima semplicità nella divisione delle stanze e la totale mancanza della cucina.

Perché tutti i pasti vengono preparati in una cucina grande, in comune per tutti gli appartamenti, disposta al piano terra, accanto alla stanza che offre il servizio di lavanderia.

Lo slogan di una pubblicità dell’epoca che promuove questi appartamenti dice: “Tutto quello che dovete portare è un tappeto, una poltrona e una foto”.

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Negli anni alcuni dettagli del palazzo cambiano: come la trasformazione del pianoterra in un ristorante prima, e in una galleria poi, e la conseguente aggiunta all’interno di ogni appartamento dei locali cucina.

Così come cambia la proprietà dell’intero edificio, che conosce poi negli anni ’90 uno stato di totale abbandono e degrado.

Fino ad arrivare nel 2004, quando viene acquistato dallo studio Avanti Architects, che lo restaura alla perfezione. Oggi proprio l’appartamento all’ultimo piano, dove vivono per anni Jack e Molly Pritchard, è in vendita con tutti gli interni originali.

Il prezzo non è proprio a buon mercato (950 mila sterline), ma il fascino di vivere in una casa così ricca di storia non ha prezzo.

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