Una residenza d'epoca a Mantova trasformata in loft moderno
Davide Cerini recupera un edificio cinquecentesco, che diventa la casa dalle atmosfere da loft di una coppia con due figli
Dopo oltre 15 anni di lavoro, a Milano e in giro per il mondo, l’architetto Davide Cerini, project manager dello studio Lissoni Associati, è tornato nella città natale, Mantova, per immergersi in questo progetto nel centro storico.
Messo a punto con un lavoro di anni per ottenere il permesso della Soprintendenza, l’intervento riguardava il recupero e il restauro di parte di un edificio cinquecentesco, nel quartiere S. Leonardo, dove la cartografia testimonia costruzioni già nel XII secolo. In questo tempo, Davide ha avuto modo di approfondire il legame culturale e affettivo con i proprietari, Gianluca e Constanza, e interpretare al meglio le esigenze dei loro figli, Ludovico e Bianca.
“Un percorso a ostacoli”, spiega Davide, “le superfici antiche presentavano andamenti diversi, non rettificabili per la presenza di importanti affreschi, restaurati da Isa Spagna e Alice Bastianelli. La struttura muraria è profonda, la luce che entra dalle piccole finestre raggiunge a fatica il centro dell’abitazione. Ora, catturata dai nuovi serramenti a telaio unico, accarezza le pareti affrescate, dipinte di un grigio morbido per annullare le imperfezioni e, ripresa dal tetto, filtra la luce zenitale nei bagni creando effetti teatrali”.
Il sistema di illuminazione Compass Box di Flos, in legno wengé, si mimetizza con il colore dei soffitti a cassettoni, al piano terra le Wan Spot sempre di Flos sulle travi dipinte di bianco calce creano un’atmosfera da loft, mentre nelle camere da letto sottili applique di Davide Groppi illuminano il soffitto. I collegamenti verticali dei tre piani, dal soggiorno-palestra affacciato sul giardino al piano nobile con il living e la cucina, fino al sottotetto della zona notte, sono stati complicati dal poco spazio lasciato dalle travi originali. La scala in metallo bianco percorsa da un filo di luce che nasce dal corrimano illumina lo spazio circostante al centro dell’edificio, una scultura insieme poetica e potente.
“È stato un lavoro eseguito letteralmente a mano. Dopo un momento di diffidenza nei confronti del milanese, di fronte al dialetto mantovano rispolverato per l’occasione tutte le maestranze hanno messo in campo sapienza e passione per il lavoro. Ogni scelta è stata condivisa con Gianluca, imprenditore appassionato di fotografia, e soprattutto con Constanza, globetrotter argentina con un passato nella moda e nel design”.
Watch Next
La villa arroccata sulla spiaggia di Malibù
Real estate: una top five d’elite
La casa-studio di due architetti a Parigi
La casa-fienile sogno di ogni designer