[GERVASONI]
L'universo contract
L'ospitalità secondo Gervasoni. Per sentirsi a casa anche in viaggio
Nel cuore di Spittelberg, a Vienna, nel ristorante Kussmaul spicca l’iridescenza coreografica delle lampade Bolla disegnate da Harry&Camila.
Le sospensioni Avico danno il benvenuto nella lobby d’ingresso del Bosco Verticale di Boeri Studio a Milano.
Nella storica libreria Rizzoli nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano dopo la ristrutturazione del 2014, fa bella mostra di sé il tavolo Tour di Gae Aulenti.
Il progetto di illuminazione realizzato nel 2011 da FontanaArte per Palazzo Branciforte, sede operativa della Fondazione Sicilia a Palermo, porta la firma di Gae Aulenti. Foto Ezio Ferreri.
Le sospensioni Avico illuminano l’auditorium all’interno dell’Akzo Nobel Centre a Amsterdam, un edificio con più di 700 postazioni di lavoro, un luogo aperto e armonioso dallo stile naturale e ecosostenibile.
Un progetto custom FontanaArte anche per il flagship store Bulgari di Madrid: l’architetto Peter Marino ha scelto una preziosa plafoniera di Max Ingrand del 1967.
Il cappello asimmetrico delle lampade Bespoke realizzate ad hoc da FontanaArte, riprendono il movimento curvilineo dell’architettura dell’Heydar Aliyey Cultural Centre di Baku, progettato da Zaha Hadid.
L’iconico Chandelier di David Chipperfield è stato scelto dallo studio SA47 per illuminare la Cattedrale di Sant'Elia a Beirut.
A New York, nel ristorante italiano Tutto il Giorno, l’illuminazione è data dallo Chandelier di David Chipperfield di FontanaArte.
Il lampione Botree dello Studio Ferrara Palladino e Associati, con il suo inconfondibile segno grafico, è diventato il landmark dell’edificio polifunzionale Torre del Grifo Village, sede del Catania Calcio.
Nell’Hotel Excelsior Gallia, 5 delle design suite sono dedicate a una personalità milanese nel campo dell’architettura e del design. Non poteva mancare Gio Ponti con alcune delle sue più iconiche creazioni per FontanaArte: 0024 sospensione e Bilia.
Di FontanaArte si apprezza il catalogo di pezzi storici e contemporanei, identificandoli come anelli di un’unica lunga catena: oggetti del desiderio, funzionali a soddisfare singole esigenze d’affezione o di gusto. Meno spesso si pensa alla capacità dell’azienda di affrontare progetti a misura studiati insieme agli architetti, per spazi privati e pubblici. Ma quando ci si addentra in questa parte dell’attività, si scopre la duttilità progettuale e di consulenza del team di FontanaArte, oltre alla grande versatilità dei prodotti. Dal nord al sud d’Italia, dalla vecchia Europa all’America, ogni progetto si sposa al contesto, caratterizzandolo.
A Milano, nella lobby d’ingresso del Bosco Verticale di Boeri Studio, nominato dall’International Highrise Award come il “grattacielo più bello del mondo”, si riceve il benvenuto da quattro sospensioni Avico. La presenza scenica delle lampade a cupola di Charles Williams, ben si adatta allo spazio con la generosa dimensione extralarge (160 cm), resa eterea dal diffusore in poliestere, scelto nel colore bianco, e dal disco di chiusura inferiore che copre alla vista la sorgente inferiore, creando un impatto di discreta eleganza. Rimanendo nel capoluogo lombardo, sono invece le grandi ruote da bicicletta, utilizzati da Gae Aulenti come gambe per il suo tavolo Tour, a raccontare la milanesità degli storici natali della libreria Rizzoli nella Galleria Vittorio Emanuele, ristrutturata su progetto dell’architetto Paolo Lucchetta in collaborazione con Retail Design, e restituita al pubblico nel 2014.
Rimanendo in Italia, andando a Sud: il rosso del lampione Botree, e l’inconfondibile segno grafico, è diventato il landmark dell’edificio polifunzionale Torre del Grifo Village, sede del Catania Calcio. L’indovinato progetto dello Studio Ferrara Palladino e Associati si è adattato qui con le sue molteplici possibilità di configurazione alle specifiche esigenze illuminotecniche richieste dalla vasta area esterna. Spostandosi a Palermo, la visita di Palazzo Branciforte, sede operativa della Fondazione Sicilia, è invece illuminata dalle lampade progettate su disegno da Gae Aulenti nel 2011, in occasione del restauro e della trasformazione in centro polifunzionale.
In Spagna, a Madrid, gli acquisti nel salottino circolare della rinnovata sede di Bulgari, firmata da Peter Marino, si fanno alla luce della pregiata plafoniera personalizzata partendo da un progetto di Max Ingrand del 1967. Caratterizzata dallo schermo di cristalli scalpellati, è un gioiello fra i gioielli.
Viaggiando verso Oriente. FontanaArte ha retto il confronto con la creatività di Zaha Hadid, realizzando lampade Bespoke che riproducono la sinuosità e il movimento curvilineo dell’architettura pensata dal Pritzker Prize per l’Heydar Aliyey Cultural Centre di Baku, in Azerbaijan. A Beirut, Libano, l’iconico Chandelier di David Chipperfield scelto dallo studio SA47 (Sabbag Assi Architects), con la sua estetica severa e medievale, sembra incrociare le tradizioni bizantina e musulmana, e quella longobardo carolingia, in un efficace excursus storico, richiamato dall’architettura romanica della Cattedrale di Sant’Elia.
Lo Chandelier conferma la sua impronta evocativa di certa cultura mediterranea, da trovare la giusta collocazione anche nella terza sede di New York, a Tribeca, del ristorante italiano Tutto il Giorno, dove assume un aspetto più romantico. Di tavola in tavola, nel cuore di Spittelberg, a Vienna, le portate allo Kussmaul sono invece illuminate dall’iridescenza coreografica di Bolla disegnate dall’estro e dall’inventiva di Harry&Camilla.
Ogni lampada e pezzo, conferma così l’autentica eccellenza di FontanaArte che si esprime nel completare e rivelare l’anima di ogni ambiente.
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