Cosa sappiamo di Alessandro Stabile? Che è uno dei dieci “Top Young Italian Industrial Designers” secondo l’Istituto Italiano di Cultura di New York, che ha designato per Moleskine, Alessi, Internoitaliano, Triennale di Milano, Nutella, UnitedPets, che lavora nello studio di Giulio Iacchetti e che è co-fondatore e art director del brand Have a Good Tie, che realizza cravatte con un’innovativa tecnica di piegatura e cucitura del tessuto, lanciato proprio durante l’ultima Milano Design Week. Il suo è uno di quei nomi che producono tanto e appaiono poco, che riscoprono il mestiere del progettista in studio e nelle botteghe più che ai vernissage.

Per questo abbiamo scelto di ripercorrere con il suo occhio pragmatico e introspettivo l’ultimo Salone del Mobile.

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1. Se ti dico Salone del Mobile 2017 qual è la prima cosa che ti viene in mente?

Have a Good Tie: è autoreferenziale, ma è effettivamente la prima cosa a cui penso. Si tratta di un brand tra moda e design che ho contribuito a fondare: dopo mesi di lavoro, ha avuto il suo momento di lancio durante il Fuorisalone con uno spazio nel Brera Design District.

2. Il prodotto più interessante che hai visto quest’anno?

Il divano Brut, disegnato da Kostantin Grcic per Magis.

3. L’installazione più bella?

Ho vissuto lo stand fieristico di Flos come una vera e propria installazione, in cui immaginazione dei designer e capacità tecnica si concretizzavano in un percorso coinvolgente.

4. La persona più interessante che hai incontrato?

Non sono portato per le public relation: per me il Salone è quasi più un momento introspettivo, in cui cerco di capire cosa mi accade intorno per poi riflettere.
5. Cosa ti ha deluso?

Credo nulla, il Salone del Mobile è una bellissima festa dove il Design e la città di Milano si mostrano sempre nella loro miglior condizione.

6. Cosa vorresti vedere l’anno prossimo?

Largo ai giovani!

7. Il tuo lavoro in una frase

Cerco di mettere in ogni mio progetto idea, eleganza e verità. E mi impegno per portare novità e bellezza anche verso prodotti solitamente lontani dalle categorie merceologiche più vicine al mondo del design.

www.alessandrostabile.com

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Carlotta Marelli

Managing Editor di elledecor.it, ho trasformato la mia laurea in architettura al Politecnico di Milano in una lente per guardare (e raccontare) il mondo. Con una particolare attenzione per chi progetta gli spazi e gli oggetti che diamo per scontati: dalle porzioni di città meno note alle scenografie di un film, fino ai pezzi di design che fanno da sfondo ai post che scorrono nei nostri feed Instagram.  Su Instagram posto ricordi come @carlotta_marelli e spazi esageratamente decorati come @bye_minimalism.