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Specchi da arredamento per tutti i gusti e le aspirazioni

Vintage, classici e moderni, gli specchi da parete riflettono il nostro aspetto e il nostro mood del momento

Di Laura Arrighi, Tamara Bianchini e Murielle Bortolotto
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Gli specchi sono oggetti di vanità per eccellenza, oggi tornati di gran moda negli interni contemporanei sia in veste decorativa che con accenti vintage. Oggetto del desiderio, anzi delle brame, lo specchio di design è stato negli ultimi anni frutto di interessanti sperimentazioni formali e materiali capaci di ridare nuova vita a un classico: lo specchio da arredamento. All'ultimo Salone del Mobile di Milano le proposte originali, firmate da designer affermati, sono state tante. Tra queste segnaliamo 5 specchi di tendenza per il 2018 che ci hanno colpito per la forza espressiva, la carica ironica, la sapienza artigianale, il gioco con il passato, lo storytelling.

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È decisamente il protagonista della stanza Redor, uno degli specchi da parete progettati dallo studio Zanellato/Bortotto per la celebre galleria Nilufar. Il duo, da sempre affascinato dall’idea che il progetto debba avere una relazione forte con il luogo e con il tempo, specialmente quando si parla del contesto veneziano, lavora con una particolare sensibilità sia che si tratti di edizioni limitate che di produzioni seriali. Per la storica galleria milanese, punto di riferimento per gli amanti del design d'autore, lo studio italiano ha realizzato una serie di specchi ispirati ai tradizionali specchi veneziani. Progettati come specchi design, questi esemplari sono la reinterpretazione contemporanea di quelli storici di cui conservano, grazie alle lavorazioni utilizzate, i tratti di raffinatezza e unicità che solo la maestria artigiana del vetro di Murano può garantire. A incorniciare lo specchio, argentato secondo il processo di produzione tradizionale e declinabile in diverse tonalità, vi è un decoro floreale che rende preziosa la superficie riflettente. Le foglie di vetro, definite minuziosamente e applicate da artigiani esperti, sono in una gamma di colori e gradienti diversi e diventano petali lisci che vanno a coronare lo specchio, anch'esso impreziosito da forme e motivi geometrici contemporanei.

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Ancora due specchi decorativi - esposti in coppia al FuoriSalone - che interpretano in maniera inedita la tradizione. Dal sapore vagamente retrò, questi specchi vintage sono il frutto della sensibilità artistica e dell’attitudine alla decorazione del giovane designer Vito Nesta, protagonista durante il Salone del Mobile di Milano 2017, di numerose collaborazioni con super aziende che vanno dalla ceramica alla carta da parati, dai tessuti al vetro. La passione per le realtà artigianali italiane ha fatto sì che il designer di origini pugliesi puntasse gli occhi su Effetto Vetro, un’azienda fondata dagli artigiani Maurizio Foddis e Andrea Baisi che si caratterizza per l’attività di ricerca dei materiali, anche fuori produzione, che hanno incluso nel tempo nel loro archivio. Grazie a loro e alla collaborazione con Claudia Pignatale, fondatrice di Secondome Design Gallery , sono nati gli specchi Risvolti, due oggetti preziosi, anzi unici, in bilico tra artigianato, design e arte. La collezione recupera le opaline anni Cinquanta rinate a seconda vita in un decoro che va ad abbellire un moderno acciaio super mirror tirato a lucido. Due tipi di risvolto, realizzati con un pattern fatto di vetri opaline colorati, Risvolti A e Risvolti B, dà vita a due opere d’arte che non sono solo specchi, ma veri e propri oggetti del desiderio, eleganti, raffinati, che con un’illusione ottica trasformano il vetro duro in un tessuto double face.

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Una collezioni di specchi moderni dalle linee eleganti e femminili, che si ispirano alle grandi icone di stile degli anni ’50 e ’60 è invece quella che Monica Armani disegna per B&B Italia, azienda da sempre caratterizzata da una forte vocazione di tipo industriale. Quando lo immagina, la designer ha impresse nella memoria le immagini di donne che hanno fatto la storia della moda, come Jacqueline Kennedy. L’aura di raffinatezza che circondava quelle figure femminili è stata tradotta in due specchi con cornice rotondi ovalizzati e rettangolari raggiati. Gli specchi geometrici Madison, anche il nome richiama l’idea di una location ideale d’eccezione, come un magnifico attico di New York, sono oversize, e ricordano i maxy occhiali da sole dalle forme sinuose e arrotondate che Jacqueline amava. Da appendere a parete in verticale o in orizzontale gli specchi d’arredo creano un gioco di riflessi e luminosità grazie al profilo della cornice e la ricerca cromatica. Fumé color bronzo con cornice dorata rosata nella versione più calda, mentre canna di fucile e cornice grigia nella versione più fredda, sembrano voler far riferimento ad una doppia natura delle donne alle quali si ispirano, eleganti e dolci ma anche mascoline, forti e decise.

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Lo specchio da arredamento, secondo la designer Elisa Giovannoni, è una finestra che si apre sul mondo, con un piccolo uccellino che osserva quieto l’orizzonte. L’illusione ottica è ciò che caratterizza la collezione Portrait with Birdie, specchi da parete particolari che grazie alla cornice con profilo in ottone bombato, che disegna il profilo di una finestra e l’aggiunta di un decoro, creano un interessante gioco di riflessi tra dentro e fuori. Per l’azienda Ghidini 196, specializzata da anni nella pressofusione di ottone, alluminio e zama la designer italiana sceglie una forma classica che si ispira alla monòfora rinascimentale, un tipo di finestra solitamente stretta, sormontata da un arco con una sola apertura. Non casuale, la scelta di questa forma si porta dietro citazioni poetiche che rimandano alla pratica del ritratto, che questa volta incornicia il volto di chi si specchia, e asseconda la scelta di un decoro delicato e amichevole, un uccellino, anch’esso protagonista di celebri interpretazioni di design, come nel caso dell’ Eames House Bird. Semplice e stilizzato il piccolo animale si affaccia sulla cornice dello specchio come se stesse su un davanzale.

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Infine uno specchio rotondo, classico ed elegante. È Ciclope disegnato dallo studio di design scandinavo Claesson Koivisto Rune per Arflex. Proprio come il gigantesco ciclope Polifemo, creatura mitologica con un occhio solo descritta nell’Odissea di Omero, lo specchio design diventa il punto focale di un interno, non solo per la sua forme perfetta, ma anche per la particolarità di essere convesso. L’intenzione dei designer è stata quella di riproporre una tipologia di specchio antica, creata in Europa prima del 14° secolo e rappresentata in molti dipinti dell’epoca, e renderla attuale. Lo specchio convesso diventa contemporaneo grazie all’aumento della sua dimensione e alla definizione di una cornice moderna realizzata in MDF o essenza. Gli specchi rotondi a parete Ciclope diventano così arredi ideali per allargare visivamente una stanza e per portare la luce riflessa nei vari spazi.

nilufar.com
secondome.biz
bebitalia.com
arflex.it
ghidini1961.com

In apertura: 5 SPECCHI DA ARREDAMENTO CARATTERIZZATI DA DIVERSI MOOD E SELEZIONATI PER VOI TRA I MUST HAVE DEL 2018

Testo di Laura Arrighi. Selezione di Tamara Bianchini e Murielle Bortolotto

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