[Architettura]
Le location del potere
Le ambientazioni del film di Sorrentino, tra cinema e realtà
Si ispira alle vecchie osterie il concept di Meat, ristorante di cucina giudaico romanesca aperto a Roma in via Portuense. Foto di: Ingrid Taro
Per la realizzazione del ristorante romano Meat sono stati utilizzati prodotti semilavorati: pannelli in multistrato di legno, lastre di lamiera stirata, profilati metallici e tubi idraulici. Tutti rigorosamente laccati secondo una palette di colori dai toni caldi ravvivata dal verde pallido. Foto di: Ingrid Taro
Il bancone è il fulcro del ristorante Meat: realizzato in ferro, legno e marmo, suddivide lo spazio in vari settori permettendo l’individuazione di zone più intime. Le lampade a sospensione sono made in USA. Foto a sinistra di: Ingrid Taro. Foto a destra di: Ernesta Caviola
Alternanza di materiali e colori per le pareti del ristorane Meat. La carta da parati con pattern in legno fa parte della collezione Piet Hein Eek di Jannelli & Volpi. Le bottigliere, in ferro laccato, sono agganciate alla barra perimetrale e possono essere spostate liberamente. Foto di: Ingrid Taro
Il bancone di Meat è studiato come una vera e propria isola di lavoro: l’interno ha una funzione operativa, l’esterno diventa contenitore attraverso un sistema di mensole e pannelli scorrevoli. Il piccolo lavabo a vista è firmato Catalano. Foto di: Ingrid Taro
Da MeAT tutto è pensato per essere flessibile: le basi dei tavoli, realizzate con raccordi idraulici, sono studiate per adattarsi a qualunque esigenza di spostamento e le bottigliere possono scorrere liberamente lungo le pareti. Foto di: Ingrid Taro
Dettagli del ristorante Meat di Roma. Foto di: Ingrid Taro
Se siete alla ricerca di un ristorante Roma offre l'imbarazzo della scelta. Come spesso capita nelle capitali però, per trovare un luogo autentico è necessario spingersi al di fuori dei convenzionali circuiti del centro storico. Proprio qui, in via Portuense, all'interno di uno storico casale, sorge MeAT. Annesso alla settecentesca palazzina della Meridiana, il ristorante, in passato sede della popolare Osteria del Cardinale, propone una cucina giudaico romanesca che reinterpreta il tema della vecchia osteria.
E proprio a quelle atmosfere che si ispira il concept del ristorante. O meglio al loro carattere domestico, fatto di materiali e oggetti familiari. Il progetto, affidato allo studio P + R + V, parte da una rilettura degli elementi tipici della trattoria vecchia Roma, ridisegnati attraverso la contaminazione con nuovi materiali e un’articolata palette di colori e pattern. Tutto sempre all’insegna del ready made.
I vecchi rivestimenti in doghe di legno, usatissimi fino agli Anni 80 sulle pareti delle vecchie trattorie, vengono riattualizzati attraverso i wallpaper del designer olandese Piet Hein Eek. Il tradizionale bancone della mescita, diventato l’anima del locale, suddivide con personalità lo spazio. Le sospensioni industriali rievocano la diffusa e calda allegria delle vecchie lampadine penzolanti, enfatizzata dai riflessi del soffitto in lamiera stirata.
Una curiosità: il nome MeAT è in realtà un acronimo e sta per Marco e Angelo Trattoria, ma il rimando al suo significato in inglese non è casuale. Non a casa tra gli ideatori del locale compare il proprietario della più antica e apprezzata macelleria Kosher di Roma.
SCOPRI ANCHE:
→ Roma: un luxury hotel a pochi passi da Piazza Navona
→ La casa a roma di Alessandra Marino
Scopri la Tavola delle Meraviglie
Scopri tutti i partner della mostra 100% ORIGINAL DESIGN
Abbonati alla versione digitale della tua rivista preferita!Per te disponibile su tablet, smartphone, pc e mac.
Progetta e produce boiserie moderne e classiche
Anastassiades e Flos reinterpretano la lampada a sospensione
Fra eleganza e contaminazione di forme
L’ampiezza e la profondità di una gamma per soluzioni complete e su misura
Frigo2000: per un’altissima qualità della vita
Living, dining e zona notte: arredi d’autore per case moderne e contemporanee
Climatizzare casa. Con tecnologie e fonti energetiche differenziate
Nuovi interior: porte e finiture di nuovo protagoniste. Con un’unica differenza: sono tutte filomuro.
La decisione per affermare un'identità aziendale unica e coerente.
Il rilancio di un’azienda storica esempio di lifestyle italiano
Porada festeggia 70 anni di storia
Un sistema di armadi su misura flessibile e modulare
La cura del corpo diventa design attraverso le saune all'avanguardia di Effegibi
Tecnica e design: i nuovi forni di Black Line, KitchenAid
I 7 trend di interior design che cerchiamo di più sul social network
A San Francisco l’hotel di lusso con mobili vintage del vecchio continente
Lo chef Frederik Bille Brahe presenta il cafè creativo Kafeteria
Tutto marmi e accenti artistici, il nuovo ristorante Caravan 2.0
A Bali OMNIA apre un dayclub capace di colpire tutto i sensi
India Mahdavi firma il terzo store della pasticceria francese
3 artisti con Airbnb ridanno slancio ai borghi italiani
Restyling di un appartamento vista mare a Lerici
©2018 HEARST MAGAZINES ITALIA SPA - RIPRODUZIONE RISERVATA - P. IVA 12212110154 | VIA ROBERTO BRACCO, 6, 20159, MILANO – ITALY
Pubblicità | Link utili | Cookies policy | privacy policy siti web