Ristrutturare casa, croce e delizia: chi si innamora di un vecchio rudere, o di un edificio storico che conserva un fascino d’altri tempi ma proprio non si adatta al nostro modo di vivere; chi abita nella stessa casa da anni e vorrebbe ridarle nuova luce. A tutti loro è dedicato il nuovo programma di Andrea Castrignano, “Cambio casa, Cambio vita!”, docu-reality in onda su La5 da martedì 16 maggio che racconta tutte le fasi di una ristrutturazione, dal primo appuntamento con il committente alla scelta dei materiali, dall'incontro con i fornitori al lavoro “sul campo”, fino alla riconsegna dell’immobile.
L’interior designer più famoso della TV, convinto che “la qualità della vita parta dal ben abitare”, racconta così l’importanza della ristrutturazione in un paese come l’Italia, dove gli alloggi da riqualificare sono tantissimi e la riduzione del consumo di suolo è più che mai una necessità.
Dal 16 maggio tornerai in TV su La5 con il docu-reality “Cambio casa, cambio vita!”. Cosa ci aspetta?
Con la settima edizione di “Cambio casa, cambio vita!” racconteremo 8 progetti di ristrutturazione dai tempi e modi più svariati.
Tra i tanti, il restyling più piccolo della mia carriera – un monolocale di 25 mq nella piazzetta di Portofino in cui, insieme all’azienda Clei, abbiamo creato una parete trasformabile e flessibile; il superattico a Milano, zona Fiera, di una coppia di avvocati, dove l’esterno diventa un vero e proprio living all’aperto grazie alla collaborazione con Roda; e il regalo a una giovane coppia che per lavoro si è trasferita nel Congo per un anno: al suo rientro troverà al suo rientro una casa completamente rinnovata.
A ogni puntata un consulente di arte contemporanea accompagnerà il cliente nella scelta dell’opera più adatta al suo interno, consigliandolo nell’investimento.
Ci regali qualche consiglio per trasformare la casa con pochi interventi?
Due parole: colore e wallpaper, due strumenti che portano profondità e cambiamenti scenografici, come fossimo in un teatro di posa. Il consiglio è quello di fondere Minimal e Baroque, due stili che insieme rendono l’ambiente più caldo e conviviale, perfetto per questo momento in cui, complice la dilagante passione per il food, la gente ha di nuovo voglia di ricevere ospiti e amici a casa propria. Piccola anteprima: in autunno torneremo in Tv, sempre su La5, con “Aiuto, arrivano gli ospiti”, un programma in cui, insieme a uno chef stellato, rispondiamo all’SOS di chi ci chiede di fare bella figura in vista di una cena. Mentre noi ripenseremo la zona living, lo chef aiuterà il padrone di casa in cucina
Infine, attenzione ai dettagli: lo stesso quadro può cambiare completamente aspetto se si trova la cornice giusta!
A proposito di cambiare casa, al Salone del Mobile 2017 hai portato l’installazione PRE-FABulous, un progetto di casa flessibile, sostenibile, antisismica e tecnologica, ma anche colorata e immersa nella natura: com’è la casa prefabbricata secondo Andrea Castrignano?
L’Italia è un paese molto legato all’edilizia tradizionale: se vogliamo abbattere i preconcetti dobbiamo mostrare come dal punto di vista del risultato finale non esista nessuna differenza tra il mondo della prefabbricazione e quello del cantiere a cui siamo abituati. Per questo ho usato soluzioni d’impatto, che raccontano come un metodo di costruzione a secco, veloce, sostenibile, antisismico e tecnologico possa dare forma a un progetto ad alto tasso di personalità, con costi sono molto inferiori rispetto all’edilizia tradizionale.
L’ispirazione è lo stile ricercato e decorativo degli Hamptons: come lo hai declinato nella realtà milanese?
Abbiamo voluto contestualizzare gli Hamptons in un ambiente chiuso grazie a un wallpaper effetto jungle, così come la boiserie in legno a bassorilievo, per raccontare come si possa rivedere uno stile statunitense in chiave milanese. Il mio approccio è sempre una sorta di fusion, un intervento che mescola materiali e moddo per trovare un linguaggio personale e un risultato sartoriale.
Managing Editor di elledecor.it, ho trasformato la mia laurea in architettura al Politecnico di Milano in una lente per guardare (e raccontare) il mondo. Con una particolare attenzione per chi progetta gli spazi e gli oggetti che diamo per scontati: dalle porzioni di città meno note alle scenografie di un film, fino ai pezzi di design che fanno da sfondo ai post che scorrono nei nostri feed Instagram. Su Instagram posto ricordi come @carlotta_marelli e spazi esageratamente decorati come @bye_minimalism.
