Dal progettista dell’anno al talento del futuro, dall’interior designer, nuova categoria inclusa nel premio, a tutte le tipologie dell’abitare, ecco le nostre candidature per le 14 categorie che concorrono agli EDIDA 2019, Elle Deco International Design Awards, il premio del network composto dalle nostre 25 edizioni nel mondo.

Designer of the Year

Michael Anastassiadespinterest
Morten Germund
Fontana Amorosa, Nilufar, Michael Anastassiadespinterest
Courtesy Nilufar

MICHAEL ANASTASSIADES — Ci siamo innamorati delle sue lampade, presenze luminose straordinariamente poetiche, ma dalla semplicità disarmante. La sua genialità creativa è fatta di segni e volumi semplici: con un cavo di acciaio, una sfera e una barra di ottone trasforma una stanza in un ambiente dall’atmosfera sofisticata. Per la redazione di Elle Decor Italia è il designer dell’anno perché, pur avendo cambiato scala e tipologia, i suoi progetti continuano a sprigionare magia. Lo dimostra la collezione Fontana Amorosa composta da quattro lampade da parete Spring per Nilufar che con l’introduzione del colore declina una personalissima idea di decorazione (foto sopra). Alluminio e tessuto vestono di personalità il diffusore acustico Beosound Edge per Bang & Olufsen: dettagli che scaldano la geometria elementare della cassa. Dalla tecnologia ai grandi nomi del made in Italy: il designer di origine cipriota, alla sua prima collaborazione con B&B Italia e Cassina, snocciola due pezzi eccellenti. Suoi il sistema di libreria modulare Jack che declina in chiave architettonica la tipologia freestanding e il tavolo Ordinal che, grazie all’orientamento a 45° della gamba, appare slanciato e monolitico. — michaelanastassiades.com

Furniture

Rayures di Ronan & Erwan Bouroullec per Glas Italiapinterest
Claire Lavabre

RAYURES di RONAN & ERWAN BOUROULLEC per GLAS ITALIA — Una collezione di paraventi componibili composta da pannelli incernierati che creano evocativi paesaggi domestici. Realizzati in cristallo flutes stratificato, temperato e colorato, hanno dimensioni importanti e sembrano sfidare le regole della forza di gravità. Giustapposti gli uni agli altri, nelle finiture neutra e trasparente, funzionano come diaframmi compositivi: separano e creano isole di intimità. — glasitalia.com


Lighting

Koyoo di Axel Schmid per Ingo Maurerpinterest
Courtesy Ingo Maurer

KOYOO di AXEL SCHMID per INGO MAURER — Una piccola lampada portatile a Led, leggera e sofisticata. Nasce da un’intuizione, di quelle che piacerebbero tanto anche ad Achille Castiglioni. Si tratta di un piccolo kit composto da una molla, uno stelo metallico, un paralume luminoso, in tre diversi modelli, e base nera con caricatore, cavo USB-C e batteria. Utilizzata su un tavolo, la sorgente luminosa è al di sotto del livello degli occhi e quindi rende la luce molto piacevole e rilassante. — ingo-maurer.com

Young Talent of the Year

Guglielmo Polettipinterest
Giulia Piermartiri
Equilibrium, Guglielmo Poletti pinterest
Giulia Piermartiri

GUGLIELMO POLETTI — Un italiano a Eindhoven: è alla Design Academy che il designer, classe 1987, si è diplomato. Ed è lì che ha coltivato la sua ossessione per l’equilibrio. E per l’essenzialità di linee rette che si intersecano per dare forma a volumi geometrici puri, minimali. Come lui, come il suo carattere schivo e riservato che non urla il proprio talento. Ma lo declina di volta in volta, nascosto nel rigore dei progetti che realizza. Lo ha capito Rossana Orlandi che lo ha accolto nel suo vivaio. Per lei ha realizzato Equilibrium: un set composto da tavola, lampada e seduta. Evoluzione del lavoro di tesi presentato al Graduation Show dell’alma mater olandese (foto sopra). L’art design è l’ambito progettuale con il quale si sente a proprio agio perché gli consente di sfidare materiali e leggi fisiche, sempre alla ricerca di un bilanciamento solo all’apparenza estemporaneo. Come lo dimostra Sections per la galleria inglese Seeds: un cilindro di corten che ruotando diventa tavolo o seduta. Ma dal pezzo unico Poletti si sta muovendo verso la sua riproducibilità. Lo dimostra la serie di rivestimenti Segments per Decoratori Bassanesi. Ne vedremo delle belle. — guglielmopoletti.com

Tablewear

Plissé di Michele De Lucchi per Alessipinterest
Courtesy Alessi

PLISSÉ di MICHELE DE LUCCHI per ALESSI — “Sagomato a partire da un foglio di carta, Plissé è realizzato come un bellissimo oggetto sartoriale: le pieghe danno forma alla forma, la modellano e la strutturano”. Parola di De Lucchi che ha reinterpretato per un brand storico del made in Italy un’icona cara al design italiano. In resina termoplastica, in quattro varianti di colore. — alessi.com

Kitchen

Convivium di Antonio Citterio per Arclineapinterest
Federico Cedrone

CONVIVIUM di ANTONIO CITTERIO per ARCLINEA — Un progetto per l’ambiente cucina nato nel 2002 che in 15 anni ha contribuito a cambiare il modo di fruire lo spazio della convivialità e della preparazione del cibo. La novità di questo sistema intramontabile e sempre attuale è Closet. Si tratta di un volume architettonico avvolto da una boiserie in legno che svela un prezioso dettaglio: la finitura Pvd bronzo per superfici in acciaio. Ante a pacchetto Modus e cantina vini refrigerata Vina. — arclinea.it

Outdoor

Sun Tan Collection di Philippe Starck per Kartellpinterest
Courtesy Kartell

SUN TAN COLLECTION di PHILIPPE STARCK per KARTELL — Un tributo allo stile balneare d’antan riletto in chiave pop: leggeri e impilabili sedute da regista e lettini con poggiatesta declinano la forma universale dei mobili da piscina. Un lavoro, quello condotto da Starck, di sottrazione che spoglia le strutture del superfluo per svelare la bellezza dell’essenzialità. Maxi righe, pattern e colori completano poi il capolavoro. — kartell.com

Interior Designer of the Year

India Mahdavi pinterest
Paolo Roversi
Tod’s Sloane Apartment di Londra, India Mahdavipinterest
Leandro Farina

INDIA MAHDAVI — Architetto di origini iraniane e di stanza a Parigi, è tra le creative più influenti della cultura del progetto contemporaneo. Non a caso anche la rivista Time l’ha indicata come una tra i 10 più influenti interior designer contemporanei. Per noi è davvero la più brava. Alla domanda “in quale lingua sogni?”, la progettista risponde divertita: “I dream in color”. Un’affermazione che insieme al soft touch è anche il suo personale manifesto progettuale: è sufficiente guardare i suoi lavori per comprendere la passione che coltiva per cromie e materiali morbidi e tonalità a contrasto. Qualche esempio? Il Tod’s Sloane Apartment di Londra che rompe gli schemi tradizionali per dare forma a un luogo nel quale accomodarsi (foto sopra); Imaginary Architecture, i capricci presentati a Venezia a settembre di quest’anno, in occasione di Homo Faber, e Chez Nina, il club alla Nilufar Gallery di Milano. — india-mahdavi.com

Wallcovering

Rilievi di Zaven per Ceditpinterest
Courtesy Cedit

RILIEVI di ZAVEN per CEDIT — Tutto parte dal cortocircuito attraverso il quale i designer italiani portano nel mondo industriale un’esplorazione artistica per renderla riproducibile. La serie Rilievi è nata infatti da un’idea di omaggio alla ceramica italiana e al lavoro del ceramista Nino Caruso. “Ci siamo innamorati della tridimensionalità delle sue opere”, raccontano gli Zaven. Da qui la collezione, frutto di un elaborato processo progettuale che parte da un lavoro combinatorio tra due elementi di base: una lastra ceramica e una sovrapposta formella tridimensionale componibile all’infinito. — florim.com

Fabric

Scrap_Cmyk di Rikako Nagashima per Kinnasand Labpinterest
Courtesy Kinnasand Lab

SCRAP_CMYK di RIKAKO NAGASHIMA per KINNASAND LAB — Un tessuto che nasce dal recupero di bottiglie di plastica e un pattern che ricorda errori di stampa e macchie di inchiostro prodotti da toner a fine corsa. Il processo è quello dell’upcycling che dona nuova vita a un oggetto dismesso, recuperato da un ciclo virtuoso continuo. — kinnasand.com

Seating

Newson Aluminum Chair di Marc Newson per Knollpinterest
Courtesy Knoll

NEWSON ALUMINUM CHAIR di MARC NEWSON per KNOLL — Una linea continua disegna un oggetto che sembra levitare nello spazio. La Brno Chair di Mies van der Rohe, alla quale Newson si è ispirato, è servita solo come punto di partenza: il designer ha sostituito il tubolare di acciaio con l’alluminio pressofuso così da ottenere una forma aerodinamica dalla complessità nascosta. — knolleurope.com

Bathroom

Reflex di Al Studio per Antoniolupipinterest
Courtesy Antonio Lupi

REFLEX di AL STUDIO per ANTONIOLUPI — Un guscio morbido che proietta nell’ambiente giochi di luce e ombre: è la vasca disegnata dal Centro Ricerche dell’azienda toscana realizzata in Cristalmood. Si tratta di una resina sintetica colorata e trasparente, resistente e più leggera di vetro e solid surface. Il nuovo materiale brevettato antoniolupi, oltre ad amplificare purezza e armonia della forma, definisce un’atmosfera minimal. La finitura lucida del materiale ha superato i test anticorrosione e resiste ad agenti esterni anche aggressivi. — antoniolupi.it

Floorcovering

Garden Of Eden di India Mahdavi per Golranpinterest
Courtesy Gorlan

GARDEN OF EDEN di INDIA MAHDAVI per GOLRAN — Quasi un tappeto volante, quello disegnato dalla cosmopolita interior designer: fazzoletto di lana pregiata annodata a mano che ricorda il giardino dell’Eden, da cui il nome della collezione. Si tratta di un omaggio alle comuni radici, della progettista e del marchio, alla tradizione persiana che riconosce a questo spazio verde, racchiuso e confinato, un significato simbolico. — golran.com

Bedding

Erei di Elisa Ossino per De Padovapinterest
Tommaso Sartori

EREI di ELISA OSSINO per DE PADOVA — Un’idea contemporanea di comfort ancorato all’heritage del marchio: Erei è un letto scultoreo che rifocalizza la tipologia del bedding sulla ricerca della qualità del sonno. Di forme morbide e linee avvolgenti, l’imbottitura in poliuretano espanso e ovatta di poliestere è rivestita in pelle o velluto, e ancorata a una struttura in acciaio e legno. Rete con doghe in multistrato di faggio. Tavolini-comodino accostabili ai lati o lungo il bordo. — depadova.com

Headshot of Paola Carimati
Paola Carimati

Architetto, giornalista, narrante con la passione per la semiotica, dal 2007 si occupa di design per Elle Decor Italia. L’occhiello dedicato alle sue pagine, sin dagli esordi della collaborazione con il magazine internazionale, è Young Talent: la progettazione nella sua forma embrionale, di ricerca, che si fa racconto di vita. Le storie raccolte in più di quindici anni di impegno, sono l’istantanea di una generazione di talento che, ovunque nel mondo, ha saputo mettere a sistema la sperimentazione e trasformare un’idea in prodotto riproducibile. Nel corso degli anni, la passione per il progetto si è aperta alla contaminazione interdisciplinare per farsi elemento di connessione. Complice la mindfulness, ha coltivato la pratica lenta dell’ascolto, un’attitudine che le ha permesso di sopravvivere al lockdown. E di trasformare la scrittura in strumento di connessione, con l’ambizione di innescare relazioni virtuose e rigenerare ciò che per distrazione diamo per perduto.  

 

FB Paola Carimati
linkedIn Paola Carimati 

IG paola_carimati 

Twitter paola_carimati