Molteni: 80 anni di design
Ricerca, innovazione, qualità. Storia un gruppo industriale di grande tradizione
Ottanta anni per un’azienda sono un bel traguardo, Molteni li ha compiuti nel 2015 e la ricorrenza è stata celebrata durante il Salone del Mobile di Milano con l'evento 80! Molteni presso la Galleria d’Arte Moderna. La mostra tributo, allestita da Jasper Morrison e conclusasi nel mese di giugno, ha segnato in maniera incisiva il passaggio tra due secoli mettendo in scena i pezzi icona del gruppo. Visti in sequenza cronologica, gli arredi selezionati fotografavano con acuta precisione un periodo importante della storia dell'industria italiana. Attualmente l'esposizione ha trovato una nuova collocazione all'interno del Molteni Museum aperto nell'headquarter di Giussano lo scorso 20 novembre, con un progetto di allestimento firmato sempre dal designer inglese e l'immagine coordinata di Studio Cerri & Associati.
Ripercorrerne la strada è interessante. Era il 1934 quando Angelo Molteni aprì la propria falegnameria artigiana in Brianza: un esordio da piccola realtà locale, comune a molte altre aziende del settore del mobile, che con il tempo si è trasformata in consolidato marchio internazionale diventando un punto di riferimento nel mondo del design d'autore.
Dunque parliamo di una storia tracciante. Si dice che per guardare al futuro bisogna avere sempre presente il proprio passato e Molteni lo ha usato come trampolino di lancio per affermare, prima in Italia e poi all’estero, il suo profilo di alto livello. Partendo dalle tecniche lavorative tradizionali, l’azienda è arrivata ben presto a identificare nel progresso tecnologico e nella qualità del design la propria personalissima strada verso il successo.
Negli anni ’50 troviamo Molteni protagonista delle camere da letto in stile, perfettamente aderenti ai gusti e alle esigenze dell’Italia di allora. È un efficace training produttivo, che consolida l’expertise del brand nel settore preparandolo alla grande svolta degli anni ’60 fatta di boom economico, creatività e voglia di cambiamento. La società si trasforma e Molteni avanza in prima linea per convertire in prodotto le innovative valenze della modernità. Tutto all’insegna di un sovrano indiscusso, il legno, che abbandona il repertorio classico a favore della contemporaneità.
Per l'azienda si tratta di un punto di non ritorno. Nasce il design inteso non come segno anarchico ma come progetto integrato, frutto del lavoro congiunto di tecnici e grandi architetti, che presuppone necessarie operazioni di prototipazioni.
Un’intuizione brillante, condivisa da Molteni con altri imprenditori dell’epoca, che oggi può sembrare scontata ma è alla base della consapevolezza produttiva di un’ex impresa artigianale che con amore e passione è diventata palcoscenico di stile e qualità, calcato dai progettisti più interessanti del momento: un elenco memorabile di talenti, che va dalla maestria di Gio Ponti alla genialità irriverente di Ron Gilad.
Oggi, dopo le acquisizioni, tra il 1969 e il 1979, di aziende specializzate in arredi per ufficio e cucine, il gruppo Molteni può vantare una presenza a 360° nel campo dell’interior. Ben quattro sono oggi le aziende della società, ognuna con una propria specificità: Molteni&C si occupa di mobili per la casa, Unifor SpA di mobili per ufficio, Dada SpA di mobili per cucina e Citterio SpA di pareti divisorie e arredi per ufficio. Un impegno totale sul fronte furniture che spazia con disinvoltura dall’abitazione al contract. Dagli ambiti più intimi del quotidiano ai grandi spazi pubblici di rappresentanza: è questo il range di proposte offerto dal brand per il nuovo millennio. Abitazioni, teatri, navi da crociera, alberghi e residence fanno parte di un programma coraggioso reso possibile dal controllo integrale dell’intero ciclo di produzione, a partire dalla scelta dei materiali.
La collaborazione tra i quattro brand è totale, con un obiettivo preciso: l’esplorazione di nuove tipologie di arredo capaci di confrontarsi con i mutamenti in atto nella casa e nei luoghi di lavoro. Una responsabilità assunta anche attraverso la diffusione capillare del prodotto, testimoniata dalla diffusa rete distribuzione che copre circa 80 paesi nel mondo il cui fiore all’occhiello è rappresentato dai 27 flagship store inaugurati nelle più importanti metropoli internazionali. Un pezzo di Italia all’estero.