Moda, architettura e design si intersecano sempre più. Un esempio? Gli occhiali da sole Lina II, della linea di accessori Max Mara per la P/E 2017, e la nuova borsa iconica BoBag sono nati dall'inconfondibile stile dell’architetto Lina Bo Bardi.

Per chi la conoscesse solo di nome, era una donna dal carattere forte (leggi anche → Omaggio a Lina Bo Bardi), impegnata politicamente negli anni intensi della seconda guerra mondiale con un importante apprendistato alle spalle, che ne influenzò poi lo stile e l'architettura nello studio di Gio Ponti a Milano. Colta e raffinata, fu proprio lei, insieme a Bruno Zevi, a fondare il settimanale La Cultura della Vita. Nel 1946, dopo essersi trasferita con il marito Pietro Maria Bardi in Brasile, divenne un’importante esponente del razionalismo artistico paulista ed è, ancora oggi, considerata un’indiscussa pioniera dell’architettura moderna caratterizzata da una rigorosa poetica progettuale che è poi quella che ha ispirato e influenzato l’estetica della nuova collezione Max Mara.

Max Mara Lina Bo Bardipinterest
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Gli occhiali da sole donna Lina II hanno un frontale che si compone di una maschera squadrata, con spoiler in acetato ai lati come le aste. La lavorazione delle lenti interpreta l’utilizzo del vetro nelle opere architettoniche della progettista: un esempio su tutti, la casa di Vetro di San Paolo. Le lenti sono state lasciate libere di definire le forme dei frontali, e la palette di colori è stata declinata nei toni naturali dell’avana, avorio e beige con lenti marroni e grigie.

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Anche per la borsa BoBag sono tanti i richiami alla cifra stilistica dell’architetto Lina Bo Bardi. Le linee leggermente arrotondate e i volumi solidi ed essenziali della nuova tracolla ricordano molto alcuni dei suoi progetti più famosi. Inoltre, le bordature sellier e le sofisticate infilature, che decorano la borsa e il manico, sono un rimando alla lavorazione art&craft delle sedie Bola de Latao che l’architetto italiano disegnò per la sua casa in Brasile, oggi sede della fondazione a lei dedicata. Creata con pellami e misure differenti, la borsa è disponibile in diverse colorazioni, tra le quali anche il rosso acceso, che richiama le ardite campate in cemento armato color carminio del celebre MASP, il museo d’arte di San Paolo che rappresenta uno dei capolavori di Lina Bo Bardi.

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Ma perché Max Mara ha scelto proprio lei? «Ho sentito un richiamo alla creatività e alla cultura del Sud America per la collezione estiva», racconta il Creative Director Ian Griffiths, «e Lina Bo Bardi è stata una delle figure più rappresentative. Era la regina del design, una vera pioniera dello stile tropicale, oltre che una donna sensuale e raffinata. Il suo stile rigoroso così moderno e la sua passione per le tecniche artigianali sono stati per me fonte di grande ispirazione per questi nuovi accessori».

www.maxmara.it