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È l'interprete perfetto del design ai tempi di Instagram, l'uomo capace di combinare forme e colori in modo che sembrino già in posa per una fotografia, stiamo parlando di Harry Nuriev, enfant prodige dello stile contemporaneo, partito dalla Russia alla conquista di like e consensi sempre più ampi. A soli 33 anni, Nuriev ha tutti gli occhi puntati addosso. Nato e cresciuto a Mosca, all’opulenza degli zar ha sempre preferito il classicismo greco e romano. Dopo sei anni di studi in Architettura nella madrepatria, si è trasferito a Brooklyn, per respirare l'effervescenza della scena americana più giovane e trendy. In principio, come molti della sua generazione, ha scelto il coworking, dividendo uno spazio con altri creativi a Williamsburg, poi ha fatto della propria casa il suo show-room. In rapida successione Harry Nuriev ha fondato Crosby Studios, polo artistico in cui convogliare le sue idee, e ha esposto per la prima volta la sua linea di arredamento alla New York Design Week.
Courtesy of Crosby Studios
Il suo stile è un minimalismo pop ed eclettico, che attinge a piene mani a riferimenti nobili, rendendoli più accessibili, nel costo e nel gusto. Nuriev la chiama la sua “piccola architettura”. Dentro ci sono la delicata sensibilità giapponese (Tadao Ando e Sanaa su tutti), l'eleganza essenziale di derivazione scandinava e le forme pure e funzionali di Le Corbusier, ma l'ispirazione arriva anche dalla musica, dal cinema e dall'arte, con echi del Bauhaus e del neoplasticismo. Nuriev si confronta coi maestri del passato consapevolmente, prende le linee secche e aspre del modernismo e le addolcisce per renderle più invitanti, reinterpreta il mood ludico ed enfatico degli anni 80 (Sottsass e la sua scuola) in una veste meno estremizzata, senza rinunciare allo stupore.
Courtesy of Crosby Studios
I suoi materiali preferiti sono l’ottone e la plastica, lucidi quanto basta per valorizzare un ambiente, meglio ancora se abbinati a scenografie industriali e superfici raw. La forma che invece lo ossessiona è l’arco, in cui si riflette la sua passione per l'architettura classica e al contempo una vocazione sensuale che ammicca ai contorni del corpo umano. Non stupisce che nella sua collezione ci siano pensili e tavolini architettonici, percorsi da file di archi, dal sapore metafisico. Un altro tratto distintivo è il colore: Harry Nuriev vive dei veri e propri innamoramenti cromatici, sceglie una particolare sfumatura e le resta fedele, finché non ne incontra un'altra che lo rapisce totalmente. Prima è stata la volta del rosa, in una tonalità lieve e pescata squisitamente femminile, poi è arrivato il blu elettrico, una sferzata di energia, fresca e vibrante. All'orizzonte pare esserci il rosso, scelto per rivestire da cima a fondo il bagno di un appartamento in Russia, ma è troppo presto per dirlo.
Courtesy of Crosby Studios
Oggi i progetti di Nuriev spaziano dalla terra natia agli States e includono residenze private, ristoranti, atelier di moda. Il legame con le origini affiora in piccoli dettagli come i quadri-icone di tradizione sovietica che spesso adornano le pareti, altre volte invece passa attraverso uno sguardo più personale: il lampadario fatto interamente di penne BIC col tappo blu ad esempio fa rivivere i tempi della scuola, quando tutti in classe ne avevano una. Nel prossimo futuro vedranno la luce anche delle lampade ispirate ai tipici comignoli russi, un esperimento in cui Nuriev si cimenterà con forme più ornate e complesse.
L’attitudine eclettica è del resto alla base della sua bruciante ascesa. Ma ciò che lo rende speciale e riconoscibile in un panorama omologato di designer a misura di social network è la padronanza dei riferimenti e l'onestà creativa. Nuriev non replica i modelli che trova in giro, ma sono gli altri a copiare lui: è stato così per il boom del rosa o degli archi ad esempio, divenuti onnipresenti su blog e profili Instagram per design-addicted di tutto il mondo. La sua capacità di intercettare le tendenze, intuendo prima degli altri ciò che sarà virale, si fonda su una preparazione solida, costantemente alimentata da viaggi e ricerche. E poi c'è quello che le foto da sole non raccontano, un’autenticità che va oltre il talento nell’allestire interni a prova di flash.
Courtesy of Crosby Studios
Perché si possono creare spazi perfettamente incorniciati, lavorando con blocchi di colore per semplificare ed enfatizzare, si possono adottare ovunque finiture scintillanti che seducono l'occhio con facilità, ma il rischio è quello di apparire finti, impostati. Dal suo account Instagram cliccatissimo, Nuriev flirta magistralmente con questi stilemi, ma non se ne lascia mai ingabbiare, perseguendo sempre una sua verità. E allora ecco che nella sua casa - show-room può trovare posto una vecchia sedia raccattata per strada, e in ogni progetto c'è sempre margine per una nota spontanea e imprevista. Perché niente è più noioso della perfezione e la chiave del successo, nell’era del minimalismo patinato e globalizzato, è non prendersi troppo sul serio.
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