Vogliamo parlare di tendenze arredo giardino viste al Salone del Mobile 2018?
Un tempo Cenerentola, l’arredamento da giardini si impone sempre con maggior chiarezza al Salone, attraverso brand dedicati e altri che non perdono l’occasione per solleticare fantasie primaverili ed estive. Gli stand stessi fanno largo uso di verde, pannelli di panorami naturali, persino sabbia.
La tendenza più chiara quando si parla di arredamento giardino , ma anche terrazzo o balcone, è l’abolizione di una netta distinzione tra indoor e outdoor, sia in termini di materiali, sia di forme.
Ma non è solo questo: progettare arredi ibridi, che possano funzionare dentro e fuori, li rende appetibili per mercati nuovi, in cui si passa all’esterno la maggior parte dell’anno. Ecco qualche esempio.
Una delle soluzioni più radicali (e meglio riuscite) è PH1 di Kettal. Dal semplice gazebo, passiamo a una piccola architettura outdoor, con cablaggi, tubature e grondaie integrate nei pilastri, veri e propri salotti da giardino.
Massimo confort con la cucina estiva (a diffusione o barbecue) e la doccia calda. La struttura minimale delle pareti lascia fluire aria e luce, mentre il tetto è regolabile a seconda della luce o in caso di pioggia, rendendo la struttura adattabile ai più diversi contesti.
Sempre di Kettal le nuove collezioni di arredamento da esterno di Patricia Urquiola.
La famiglia Vimini vuole ricordare la Basket chair di Nanna Ditzel (che vinse il premio Milano nel ’51 ma è in produzione solo da 3 anni), sebbene di gusto meno modernista.
Linee mediterranee a intreccio, disponibili come sedia, sofà e poltrona e un tavolo tanto liscio al tatto da sembrare ceramica e che invece è in alluminio.
Sempre di Urquiola il Roll Table con base in cemento.
Dedon propone invece le sedie AIIR di GamFratesi, come reinterpretazione della classica sedia a conchiglia.
Realizzate mediante stampaggio a iniezione, queste sedie da giardino sono disponibili con o senza braccioli e cuscini, con gambe in tek.
Sia per interni sia per esterni è il sofà BREA di Barber e Osgerby, con cuscini estraibili. I moduli a monoposto e per due persone permettono infinite configurazioni.
La novità più interessante degli arredi da giardino di Roda si chiama programmaticamente Laze, ed è una poltrona in acciaio inossidabile e filamenti di poliestere, per una sagoma ergonomica completata dal poggiapiedi.
Presentata anche una nuova versione del Piper dining di Rodolfo Dordoni che sostituisce il tek con Lapitec, una pietra sinterizzata capace di resistere alle sollecitazioni climatiche. Tutte le novità sono disponibili nei tre colori smoke, milk e rust.
Cliff, di Talenti, è la chaise longue modulare (quasi un letto per la verità) disegnata da Roberto e Ludovica Palomba.
A comporre un set da giardino che sconfina con il cocooning, concorrono il tavolino e il divano intercambiabili nella struttura e le poltroncine basse con finiture in corda.
Anche Unopiù sfuma l’interno con l’esterno e progetto arredi per ambienti ibridi come un patio a bordo piscina. Per farlo fa largo uso della corda poliolefinica, di solito usata in nautica e dunque perfettamente adeguata all’outdoor, per rinnovare le sue collezioni.
Novità assolute sono le seggiole e il tavolo con top in pietra della collezione Luce, nonché la lanterna Sketch, caricabile con usb e trasportabile.
Completa l’offerta di mobili da esterno una riedizione della famosissima Ginger del ’78 (nota anche come “sedia del regista”) rivestita in pelle toscana su tek invecchiato.
Da Ethimo a farla da padrone è il gazebo di Ludovica e Roberto Palomba. Struttura in alluminio con tende e tetto scorrevole in grigio cioccolato o rosso warm.
Nel gazebo trovano spazio le luci Lucerna di Nichetto ispirate ai lampioni di Venezia (città del designer) e le poltrone Grand Life della linea firmata da Christophe Pillet, in tek e materiale sintetico, dall’intreccio ispirato alla paglia di Vienna.
Atmosfera rilassata, come sottolinea la riedizione della Knit a dondolo.
Gandia Blasco presenta Garden Layers, lettino prendisole con tavolo abbinato, in charpai lavorato interamente a mano in India da cooperative di donne locali. L’ispirazione mogul proviene direttamente da un viaggio della Urquiola in India. L’ambizione di fare un classico moderno vive in Timeless, collezione di pouf, sedute, panche e sgabello, in legno e alluminio termolaccato.
Solonas di Daniel Germani prende spunto da un paesino dell’Uruguay in cui il designer andava in vacanza da bambino e in cui le credenze erano fatte di metallo forato e che rivivono ora in queste poltrone da giardino.
Stefano Annovazzi Lodi è un contributor freelance che per Elledecor si occupa principalmente di design e progetti culturali. Pare che da anni si stia dedicando a un romanzo con cui vincerà il Nobel, nel frattempo ripassa il discorso di accettazione e lavora come story editor per una casa di produzione di Roma.