Nel frenetico calendario del FuoriSalone 2018, si cela un’autentica chicca: il seminario “Spiritual House” di Lidewij Edelkoort, che si terrà al cinema Anteo giovedì 19 aprile, a Brera.

È da premettere: si entra solo con un biglietto a pagamento – ed è vero, può sembrare una contraddizione all’interno del carattere gratuito e molto libero del FuoriSalone, che per nascita e definizione offre miliardi di spunti, presentazioni ed eventi senza un ticket all'ingresso.

Ma c’è un "ma": scende in campo il valore della condivisione dei contenuti e del pensiero – e dell’approfondimento.

Nell’eccitatissimo mordi e fuggi della Milano Design Week 2018, questo seminario prova a inserirsi con una full immersion di cinque ore, con la volontà di conquistare non sono la nostra attenzione, ma il nostro tempo, che poi coincide con l’invito della stessa Li Edelkoort a rallentare e pensare, in questa era contemporanea troppo veloce, frettolosa, distratta, che fagocita idee e prodotti alla velocità della luce.

Entrando nel vivo. Lo promuove e organizza Liganova, società tedesca di consulenza retail che per la prima volta si presenta alla Milano Design Week, e decide di farlo con questa idea.

Sul palco Lidewij Edelkoort. Per chi ancora non la conoscesse: olandese, è una delle donne più influenti e lungimiranti della moda e del design, Fondatrice e Presidente della società di trend forecasting Trend Union, nonché Preside della mitica Parsons School of Design di New York, tra le scuole più prestigiose al mondo.

Fiuto infallibile, aplomb d’altri tempi, elegante nel linguaggio e nei gesti, Li Edelkoort è interprete della società e dei tempi moderni (e futuri), con un occhio e un pensiero, e un lavoro di squadra, che non nascono e muoiono mai solo nel raggio della moda e nel design, ma a cerchi concentrici abbracciano la sociologia e l’antropologia.

"Il lavoro di trend forecasting è cambiato nella mia vita. All’inizio si poteva essere al passo con i tempi con poche parole e una o due idee, era più semplice e universale. Tutti erano portati verso uno stesso mood, come per esempio il minimalismo all’inizio degli anni 90; l’intero mondo era per quel movimento. Oggi è più complesso, ci sono da considerare molteplici aspetti e strati. I macro trends diventano così molto importanti, perché sono l'ombrello sotto il quale sono raggruppati più aspetti. Direi che il mio lavoro sta avvicinando sempre di più all’antropologia, per cercare di capire come la gente desidera vivere. In un certo senso è diventato molto più profondo e meno superficiale. Noi lavoriamo con la moda e i tessuti, i colori e gli oggetti nel design, ma il messaggio principale è il comportamento delle persone, come vogliono vivere, dormire, cucinare, come si divertono. Così è diventato un metodo molto complesso, ma è molto interessante.

Trend è una parola che oggi non mi piace più, abusata, e la gente definisce trend qualsiasi cosa. Ma esiste ed è la mia professione.
C’è un constante cambiamento ed evoluzione nella società, qualche volta rivoluzione. La mia professione è vedere questo ai suoi albori e dare ai miei clienti il tempo di lavorare su questi cambiamenti. Vedremo una forte influenza spirituale per semplici tessuti monocromi, ispirati da forme di devozione”, spiega Li Edelkoort.

All’Anteo, il 19 aprile, dalle 10 alle 15 condividerà queste ultime ricerche e analisi, presentando le sue famose lecture “Spiritual House” riguardo casa e design, e “Enlightenment" a proposito di moda e tessuti.

Due titoli che subito ben visualizzano il filo di un pensiero e un invito: rallentare, in tutti i sensi, dalla corsa alla produzione allo shopping in primis, a favore di spiritualità, semplicità e lo stare insieme.

“Il seminario avrà un cuore molto spirituale, e le previsioni vanno in questa direzione. Siamo in un periodo di grande confusione, in tutti i campi, la politica è nel caos, la paura del terrorismo… l'attivismo è molto importante, così io credo che la casa stia divenendo sempre più centrale, sempre di più il luogo dove ci possiamo sentire sicuri e liberi, sempre più attività si svolgono a casa, si lavora ormai molto spesso a casa.Questa è una nuova area, dove la casa sta diventando molto importante. E anche se siamo sempre più spesso nomadi, spostandoci di città in città per studi e lavoro, rendiamo comunque la nostra piccola stanza di Airbnb o di un albergo personali. Casa è dove tu decidi che sia. Quando io dico casa, intendo la parola in senso molto ampio, fare casa dovunque tu sia, portando per esempio con te le tue piante e animali.

Spirituale può essere la religione, ma anche in generale il bisogno per la concentrazione, che è valido per le persone giovani così come per le persone anziane. Fare yoga, meditazione, ritrovarsi, la lettura insieme, classi di cucina… C’è veramente una nuova idea di aggregazione, di condivisione. Siamo in un periodo diverso e nuovo. Lo stiamo vivendo oggi e ci vorranno altri dieci / quindici anni perché diventi davvero dominante, questa è la direzione che io vedo la società sta imboccando”.

Nel pomeriggio, Li Edelkoort verrà raggiunta sul palco da Tom Dixon, il designer inglese che non dovrebbe essere a Milano (per la prima volta non partecipa al Salone del Mobile dopo 27 anni) ma, a sorpresa, decide di passare dalla città per parlare di industria e futuro, quasi anche in un gioco di opposti con Li Edelkoort. Tom Dixon infatti è il marchio oggi più smart, veloce ed esuberante per proposta commerciale e attitudine di produzione, e così ecco "l'intrigo" e l’arricchimento di vedere Li e Tom a confronto, per magari scoprire un’inaspettata convergenza di vedute e percorso di ricerca.

“Li Edelkoort è una nostra cara amica e partner, siamo davvero contenti che le sia piaciuta l'idea di essere con noi alla Milano Design Week per un’edizione speciale dei suoi seminari sui trend. Li e Tom sono entrambi vere icone nei loro rispettivi campi. Vederli insieme sul palco aprirà un'eccitante e interessante conversazione a proposito delle sfide dell’industria del design da punti di vista diversi, consumismo e slow shopping, sia oggi che nel futuro. Credo ne nascerà un’opportunità ricca di ispirazioni, in un’atmosfera intima, quasi privata per il pubblico”, dice Indra Rahn, Direttore Comunicazione di Liganova.

E Tom Dixon da Londra conclude: “Ho una grande ammirazione per Li Edelkoort e il suo modo visionario di decodificare il mondo, e dato che quest'anno sono in liberà a Milano, sarà assai piacevole essere sul palco tra amici a parlare di futuro”.

Appuntamento così all'Anteo il 19 aprile con Li Edelkoort, Tom Dixon e Liganova.

www.liganova.com

In apertura: Lidewij Edelkoort, fondatrice e presidente di Trend Union e preside della Parsons School of Design.