Per il Fuorisalone 2018 la collezione iconica Objets Nomades di Louis Vuitton si arricchisce della nuova linea decor Petits Nomades, presentata nella sale fastose di Palazzo Bocconi in Corso Venezia sotto una fiabesca nuvola di fiori rosa.

Gli Objets Nomades sono pezzi di arredo unici disegnati dalle più grandi design-star del panorama internazionale come India Mahdavi, Tokujin Yoshioka, Raw Edges, Barber & Osgerby, Nendo, Maarten Baas, invitati a reinterpretare il tema del viaggio da sempre al centro della ricerca del luxury brand francese fin dai tempi della sua fondazione nel lontano 1854.

Ogni Objet Nomade di Louis Vuitton racchiude in sé i principi di movimento, trasformabilità e flessibilità, contro il sempre identico e per celebrare l’eternamente diverso, in ogni luogo, in ogni dimora.

Il materiale d’elezione è il cuoio lavorato dalle sapienti mani di esperti artigiani capaci di plasmare la materia in capolavori di design contemporaneo: sedie, poltrone, divani, tavolini e lampade ma anche chaise-lounge componibili, amache e dondoli.

Gli Objets Nomades di Vuitton diventano piccoli complementi d'arredo nomadipinterest
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In occasione della Milano Design Week 2018 sono presentati i nuovi colori di mobili Vuitton già divenuti leggendari, come la poltrona sospesa Cocoon dei Fratelli Campana nella versione ultra-pink (foto sotto).

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Si aggiungono alla collezione l’originale divano Ribbon Dance (foto sotto) di André Fu, dal disegno fluido e futuristico progettato come una doppia dormeuse, e lo specchio a parete Diamond (foto sotto) di Marcel Wanders (già autore di altri tre Objets Nomades, ovvero Lounge Chair, Diamond Screen e Lune Chair), un cristallo pieghevole dalle geometrie caleidoscopiche generatore di sorprendenti giochi di luci e riflessi.

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Ed ecco le novità assolute del 2018: i Petits Nomades di Louis Vuitton, piccoli complementi d'arredo per la casa, 6 preziosismi ‘nomadi’ per dare un gusto esotico agli ambienti domestici: vasi, contenitori, specchi da tavolo, vassoi e altri complementi Vuitton.

I Fratelli Campana hanno disegnato il vaso Tropical (foto sotto) in foglie di cuoio blu e fucsia che evoca la natura variopinta e lussureggiante della flora brasiliana.

Gli Objets Nomades di Louis Vuitton al FuoriSalone 2018 diventano piccoli complementi d'arredo Petits Nomadespinterest
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Le Overlay Bowl (foto sotto) di Patricia Urquiola sono oggetti-contenitori ibridi in fogli di cuoio colorato: porta vasi, porta riviste o qualunque altra possibile funzione perché il nomadismo è libertà d’invenzione.

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Marcel Wanders con un gioco di riduzione di scala trasforma lo specchio da parete Diamond in uno specchio da tavolo (foto sotto) con elegante base in marmo, stessa geometria, stessa magia, diversa misura.

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Atelier Oï firma ben tre Petits Nomades: i cuscini Flower Field (foto sotto) realizzati interamente in pelle contraddistinti da un sofisticato pattern optical tridimensionale, i vasi Leather Rosace (foto sotto) in vetro con dettagli in cuoio dotati di un coperchio-vassoio sul quale sono ricamati i motivi floreali della famosa tela monogram di Louis Vuitton ed infine i fiori decorativi Origami (foto sotto), anch’essi ispirati alla tela Monogram, protagonisti della suggestiva installazione purpurea sospesa nel corridoio di Palazzo Bocconi.

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Abbiamo intervistato André Fu (foto sotto), l’ultimo designer che si è unito alla grande famiglia di Objets Nomades, fondatore dello studio AFSO di Hong Kong specializzato nell’hôtellerie di lusso, per parlare di viaggi, di incontri e d’Oriente.

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Louis Vuitton è un fashion brand che racconta il tema del viaggio attraverso il design e la ricerca del comfort. Quale viaggio racconta il tuo Objets Nomades Ribbon Dance?

Parlando di ‘oggetti nomadi’ il mio progetto è stato concepito come uno strumento di comunicazione per trasformare l’oggetto in un luogo: è stato questo l’obiettivo che mi sono posto. Il tema del viaggio è strettamente legato all’ospitalità: i miei lavori più importanti sono progetti di interior design di hotel e ristoranti dove il tema dell’ospitalità è fondamentale, ciò si traduce nel dare la possibilità alle persone di esplorare lo spazio e di immergersi in un ambiente confortevole e accogliente. Oggi siamo quotidianamente dipendenti dagli schermi dei nostri smartphone e risulta quasi impossibile comunicare, anche durante un pranzo o una cena tra amici: il divano Ribbon Dannce è configurato proprio per stimolare il dialogo, è un luogo di sosta per comunicare.

Lusso e nomadismo, due concetti apparentemente distanti: come li hai interpretati per Louis Vuitton?

Il lusso nomade penso sia una condizione mentale: il nomadismo contemporaneo significa curiosità: l’esplorazione e il desiderio di scoprire e sorprenderci sono i motivi più autentici del viaggio. Permettersi il lusso di viaggiare è un’occasione imperdibile per ampliare la propria conoscenza del mondo.

Quale è stato il viaggio più sorprendente che hai fatto? E c'è mai stato un incontro inaspettato che ha stimolato la tua creatività?

Recentemente sono stato a Kyoto in Giappone per ragioni di lavoro. Ho visitato alcuni templi tradizionali e ho potuto parlare a lungo con gli artigiani che ne preservano la bellezza e l’integrità. Essi sono i silenziosi custodi di antiche tecniche di lavorazione del legno e hanno dedicato la loro intera vita a mantenere e tramandare questo prezioso mestiere: è stato un incontro che mi ha emozionato e profondamente ispirato come designer.

Giappone, Cina, Korea, Taiwan: il design asiatico negli ultimi anni ha conquistato il grande mercato e qui a Milano è il protagonista di tantissimi eventi per il Fuorisalone 2018. Qual è il segreto del suo successo?

Viviamo in un mondo globalizzato in cui convivono molte realtà: io sono nato a Hong Kong e sono cresciuto nel Regno Unito e la mia educazione è una sintesi di queste due culture. L’espressione del mio lavoro è quindi sempre un’operazione di contaminazione tra Occidente ed Oriente, che per quanto distanti coesistono in ogni progetto. La velocità della crescita economica dei paesi asiatici avvenuta negli ultimi vent’anni ha spinto la disciplina del design a svilupparsi in tempi molto rapidi raggiungendo sorprendenti gradi di sperimentazione che permettono di allargare sempre di più gli orizzonti e di guardare oltre il Presente.