I rivestimenti per pareti sono la vera moda del 2018: e non stiamo parlando di funzionali piastrelle bianche o di discreti rivestimenti in pietra o in legno.

Ci riferiamo a rivestimenti per le pareti che vogliono diventare i protagonisti dello spazio, che giocano con il colore e la tridimensionalità, che distorcono la percezione degli ambienti, si compongono in geometrie perfette e poi all'improvviso le rompono, o ancora rivestimenti che celebrano la preziosità di un materiale o la mano di un designer.

Di tutti i rivestimenti da parete che abbiamo visto durante il Salone del Mobile 2018 ne abbiamo scelti 4, scoperti in fiera ma anche al FuoriSalone. Eccoli

I rivestimenti per parete più interessanti che abbiamo scoperto al Salonepinterest
Edoardo Valle

Cominciamo da Cedit-Ceramiche d'Italia, che propone Rilievi.

Ogni collezione Cedit è firmata da un architetto, artista o designer italiano, e questa volta è il turno di Zaven, il duo costituito da Enrica Cavarzan e Marco Zavagno.

L'idea è ripresa da un pezzo unico dal titolo “Practice practice practice” presentato al festival di Londra 2017 e sviluppato per mantenere l’attenzione manuale tipica dell’artigianato che però fosse producibile in maniera industriale.

Un rivestimento in ceramica tridimensionale, abbinato a grandi lastre sempre in ceramica con effetto nuvolato in 6 tonalità.

Le 3 texture e 7 varietà cromatiche permettono dunque un’ampia gamma di combinazioni, adattabile a seconda delle esigenze. Dalle rotondità si passa alle geometrie esagonali, con massima libertà di ruotare i pannelli ottenendo l’effetto desiderato.

I rivestimenti per parete più interessanti che abbiamo scoperto al Salonepinterest
Filippo Messina
I rivestimenti per parete più interessanti che abbiamo scoperto al Salonepinterest
Filippo Messina

Mutina presenta la nuova collezione firmata Hella Jongerius, Diarama.

Un vero studio sul colore che utilizza le piastrelle come fossero la tela di un quadro. Un progetto a cui Hella stava già lavorando quando Mutina la chiamò. La stratificazione casuale del colore, come nei dipinti, conferisce un aspetto che non è solo di piastrella verniciata, ma una seconda pelle.

Diverse reference cromatiche sono applicate a 7 diverse basi di argilla colorata e matt. Risultati sempre nuovi a seconda della combinazione tra smalto e base, classificati secondo i due macro Dark e Light. Al centro, la superficie argillosa non smaltata fa da contrasto con il resto della superficie lucida.

I rivestimenti per parete più interessanti che abbiamo scoperto al Salonepinterest
Courtesy Photo

In via Durini, Fabio Novembre allestisce lo showroom per presentare la sua nuova collezione per Lea Ceramiche, intitolata Concreto.

L’obiettivo era quello di ottenere attraverso il rivestimento una rappresentazione iperrealista delle superfici cementizie.

Un’idea che fa ampio uso della tecnologia del gres porcellanato laminato, e che permette di riproporre texture e cromie del cemento. Elemento fondamentale della miscela è l’acqua, che si intravede nei movimenti ondulatori di Tide e nella fauna che la popola in Reef e Foam. Il tutto in soli 6mm di spessore.

I rivestimenti per parete più interessanti che abbiamo scoperto al Salonepinterest
Courtesy Photo

Quel che propone Mafi sono pavimenti e rivestimenti in legno che sposano sia la causa green sia la necessità di design di alta qualità.

A DOT, a Brera, è possibile avere una panoramica dei prodotti dell’azienda austriaca che da più di 30 anni è impegnata nella produzione sostenibile che utilizza solo cere, vernice ed olii completamente naturali. Essiccazione naturale e non tramite raggi UV e trattamento termico della qualità più scure permette di venire a contatto con la materia nuda e pura, con il suo profumo, e non con la pellicola che di solito la riveste.

Lettermark
Stefano Annovazzi Lodi

Stefano Annovazzi Lodi è un contributor freelance che per Elledecor si occupa principalmente di design e progetti culturali.  Pare che da anni si stia dedicando a un romanzo con cui vincerà il Nobel, nel frattempo ripassa il discorso di accettazione e lavora come story editor per una casa di produzione di Roma.