Se Clark Kent aveva bisogno di una cabina del telefono per diventare Superman, al Superstudio Più basta l’arrivo della Milano Design Week per convogliare i “superpoteri” di designer, affermati ed emergenti, provenienti da tutto il mondo nel consueto Superdesign Show.

Uno degli appuntamenti più conosciuti di tutto il FuoriSalone di Milano, che anche quest’anno ha ospitato un caleidoscopico universo di idee, vestendosi di creazioni in arrivo dal lontano Oriente, sorprendenti scampoli di un futuro non troppo lontano, arditi spazi abitativi e suggestive installazioni firmate da celebri architetti e designer.

All’interno dei 13.000 mq dello storico hub della creatività di via Tortona, la parola d’ordine è stata essenzialità, efficacemente rappresentata dal mantra Only The Best, scelto come tema dell’avventura di quest’anno.

Quando si parla di elegante minimalismo non si può non pensare alla filosofia progettuale di Nendo, lo studio di design giapponese guidato da Oki Sato, che quest’anno è stato protagonista al Superstudio Più con l’installazione Forms of Movement: uno scenografico labirinto popolato da dieci oggetti concettuali, ispirati all’idea del movimento.

Un luogo sospeso tra poesia e innovazione, nel quale grazie a tecnologie e materiali innovativi prendono forma oggetti dalle dinamiche uniche (foto in apertura).

Yokohama Makers Villagepinterest
Lorenzo Bacci

Il viaggio nel lato nipponico di questa edizione del Superdesign Show prosegue con l’omaggio curato da Giulio Cappellini alla fantasia di Shiro Kuramata (1934-1991), autore proprio per Cappellini di alcune vere e proprie icone di design, con le idee del giovanissimo studio Yoy (yoy-idea.jp), le creazioni metalliche dello Yokohama Makers Village e la spettacolare combinazione di note, luci, trasparenze, immaginata da Takahiro Matsuo per Kawai.

Design In The Age of Experiencepinterest
Lorenzo Bacci

Il tocco visionario del Sol Levante ha reso speciale anche l’imponente installazione progettata da Kengo Kuma con Dassault Systèmes, per l’esposizione Design In The Age of Experience: una grande scultura sospesa creata modellando con l’antica arte degli origami un tessuto in grado di assorbire le sostanze inquinanti presenti nell’aria, il cuore pulsante di una mostra che raccoglie tante avveniristiche idee per un futuro più green.

Superloftpinterest
Lorenzo Bacci

Italianissimo era invece l’universo abitativo immaginato dall’architetto/designer Giulio Cappellini e battezzato Superloft.

Una grande casa ideale nella quale si incontrano produzione industriale e lavorazione artigianale, funzionalità ed estetica, intimità domestica e suggestioni cosmopolite. A rendere cool, eclettica, colta ed elegante la casa ideale secondo Cappellini, le idee di designer affermati e talenti emergenti accanto ai prodotti di eccellenze mondiali e di brand simbolo del Made in Italy.

Private Iconspinterest
Lorenzo Bacci

A fare da ambasciatori della fantasia del Belpaese, anche le Private Icons di Ceramica Flaminia, raccolte in una scenografica installazione, la vivace Millennial Pink Room pensata per l’occasione dalle due anime di DesignByGemini, Elena e Giulia Sella, o le idee degli studenti dell’Istituto Marangoni per la maison orologiera svizzera Rado.

Ideapinterest
Ufficio Stampa Superstudio Più

Tra le proposte più curiose presenti quest’anno al Superstudio Più, anche le coloratissime creazioni super green per bambini di Ecobirdy, create recuperando la plastica di vecchi giocattoli attraverso un originale procedimento elaborato dai designer Vanessa Yuan e Joris Vanbriel, o l’ironico omaggio (non autorizzato) allo stile Ikea, composto dal designer Niklas Jacob per Idea – The Design Supermarket.

Superstudio Più Milanopinterest
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