Mangiare a New York può essere una sorta di terno al lotto: su TimeOut ne hanno recensiti oltre 13.000, e di sicuro all’appello ne mancano tantissimi. Un buon punto di partenza può essere quello di scegliere il tipo di cucina, oppure la location. Dopo avervi consigliato 7 ristoranti di design e 5 indirizzi per il sushi, siamo andati alla ricerca dei ristoranti che animeranno il waterfront di New York durante l’estate.

Sul Pier 81 c’è Hudson, uno yacht a tre piani che vi accompagnerà in crociera lungo il fiume servendo menù mediterranei a base di pesce mentre passate sotto la Statua della Libertà. “il posto perfetto per guardare il tramonto con un bicchiere di rosé” scrive JustOpened. Il fiore all’occhiello è la terrazza outdoor sul ponte superiore: oltre 250 metri quadri arredati con mobili imbottiti dallo stile moderno, come fosse un vero e proprio salotto open air. Il progetto di Andrew Franz vuole emulare i migliori rooftop del mondo, associando a una vista impareggiabile dettagli nautici come le barre in ottone, i divanetti imbottiti, i pavimenti in teak di recupero e le cabine esterne semi-private.

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La vista è il punto forte anche di Cantina Rooftop, rooftop bar di New York con un tetto completamente retrattile che si apre e chiude a seconda del tempo. Quando c'è il sole, scompare completamente, mentre d’inverno chiude la sala da pranzo senza oscurare la luce e la vista. All’interno, lo stile allegro e coloratissimo del Messico, cuscini dai toni vivaci, mobili in vimini e sedie in metallo dipinto dall’aria vintage. Il menu è un messicano rivisitato dallo chef Gonzalo Colin, perfetto per curare la “depressione invernale” scrive JustOpened.

Al Riverpark lo chef Tom Colicchio ha collaborato con Sisha Ortuzar per un ristorante in stile New American con menù da 4 stelle secondo TimeOut da gustare seduti accanto alle finestre a tutta altezza con vista sull’East River. Qui i toni sono soft, giocati sulla scala di grigi nella terrazza e sui toni del legno all’interno, dove il grande bancone circondato da sgabelli color crema è il vero protagonista dello spazio.

Non è nuovissimo ma merita una menzione The District, quello che Gotham Magazine definisce come “la versione francese di Eataly”, un ibrido tra mercato e ristorante dove trovare tutto, dal croissant alle ostriche. Un tempio di oltre 2.000 metri quadri dedicati alla cucina francese e affacciati sull’Hudson. Lo stile è superchic, con sgabelli alti disseminati un po’ ovunque, tavolini in marmo e stile industrial che incontra i colori del cibo e dei fiori. Ogni corner ha le sue piccole variazioni sul tema, ma il soffitto con gli impianti a vista dona armonia all’ambiente.

Chiudiamo con la storica harbour house di Buttery Park Pier A, un edificio in stile vittoriano di oltre 2.500 metri quadri da cui ammirare i migliori tramonti di Manhattan vista fiume since 1886 (in realtà la storia è molto più complessa, ed è andata di pari passo con quella della città, come racconta Panorama). Il primo piano è un open space dall’atmosfera conviviale, il secondo è più intimo, pensato per gustare la cucina della Hudson River Valley, con tanto di cocktail, mentre il terzo piano, che offre una vista impareggiabile su Lower Manhattan e lo skyline del distretto finanziario, è dedicato agli eventi speciali.

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Carlotta Marelli

Managing Editor di elledecor.it, ho trasformato la mia laurea in architettura al Politecnico di Milano in una lente per guardare (e raccontare) il mondo. Con una particolare attenzione per chi progetta gli spazi e gli oggetti che diamo per scontati: dalle porzioni di città meno note alle scenografie di un film, fino ai pezzi di design che fanno da sfondo ai post che scorrono nei nostri feed Instagram.  Su Instagram posto ricordi come @carlotta_marelli e spazi esageratamente decorati come @bye_minimalism.