Lusso firmato David Chipperfield: se sognate una penthouse a New York potete stropicciarvi gli occhi, perché c’è un nuovo incredibile indirizzo in città. Dopo aver completato la costruzione della torre The Bryant, a Manhattan, Sir David Chipperfild ha annunciato che Penthouse B apre i battenti per un fortunatissimo acquirente.
Situata agli ultimi 3 dei 34 piani del palazzo di appartamenti a New York, dispone di circa 370 metri quadri a cui se ne aggiungono 120 tra loggia, terrazza privata con annesso solarium e wet bar. Tre camere da letto, tre bagni completi, due powder room e una cucina con intera parete a finestra. Una tra le residenze più esclusive della Grande Mela, situata nel suo cuore, nell’ultimo spazio edificabile a ridosso del Bryant Park, al 16 West 40th Street.
Vista mozzafiato grazie all’esposizione ovest, sud ed est, per una panoramica completa sullo skyline più bello del mondo e sul vicino Empire State Building.
L’idea per gli interni è di dare una forte connotazione materica, proprio come il palazzo stesso e la sua facciata. Angoli retti e materiali decisi che interrompono lo spazio aperto delle sue stanze, e si intonano col la vista sulla città scintillante.
Il caminetto in un imponente marmo Red Jasper è il centro del piano principale che si eleva fino alla sovrastante camera da letto. Gli fanno eco la cucina, le rifiniture dei bagni e la vasca da bagno nel più classico marmo bianco italiano, nonché agli armadi in quercia. Luci non invasive, pareti libere, pochi colori in armonia per una penthouse che fa dell’eleganza e non dello sfarzo il suo tratto distintivo.
Si aggiungono tutte le comodità che una struttura di questo livello può offrire, come sauna, palestra, ristorante con priorità riservata, e soprattutto la vita frenetica di Manhattan qualche piano più sotto.
Stefano Annovazzi Lodi è un contributor freelance che per Elledecor si occupa principalmente di design e progetti culturali. Pare che da anni si stia dedicando a un romanzo con cui vincerà il Nobel, nel frattempo ripassa il discorso di accettazione e lavora come story editor per una casa di produzione di Roma.