Cosa vedere a Bari? La primavera è sempre più vicina e con il bel tempo le città di mare, con gli affascinanti lungomare, si mostrano al meglio. Dunque perché non immergersi nel suo clima tipicamente mediterraneo e godere di una vista unica del mar Adriatico? Perché aspettare ad addentrarsi nei vicoli del centro storico carichi di storia a cui fa da contraltare l'ordinata pianta a scacchiera della città murattiana? E siccome niente è meglio di una guida d'eccezione per viaggiare a Bari e scoprire le meraviglie che questo luogo cela, abbiamo chiesto al designer pugliese Vito Nesta di tracciare per noi un itinerario dei suoi luoghi preferiti e posti da visitare in Puglia. Per ognuno di questi ha scelto un aggettivo che lo caratterizza.

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Onirico. Il BAC - Bari Arte Contemporanea è il primo plesso museale di arti contemporanee del capoluogo pugliese situato nell'ex Teatro Margherita in via Andrea da Bari 9. Gioiello Liberty del primo '900, costruito interamente in legno, fu il primo teatro sul mare. Subì un violento incendio nel 1911. L'attuale Museo è la felice congiunzione di innesti contemporanei, zone devastate dal fuoco e parti originali conservate intatte.

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Foto: Giacomo Recchia

Emozionante. Altro luogo unico per la sua bellezza, ubicato in Via Salvatore Cognetti 33, è il Palazzo dell'Acqua, nato nel 1931 per celebrare il grande progetto realizzato dall'Ente Autonomo Acquedotto Pugliese: portare l’acqua, anche grazie alla collaborazione delle popolazioni dell’Irpinia e della Lucania, e rendere produttiva una terra cronicamente assetata, migliorando le condizioni di vita dei suoi abitanti. L'edificio è in stile Decò e si integra perfettamente con la tradizione locale che in questa architettura trova espressione oltre che nei materiali – la pietra di Trani del rivestimento - anche nei moltissimi riferimenti stilistici decorativi ispirati ai più famosi monumenti della regione. Tutto, qui, è originale e dell'epoca. Le visite possono essere su prenotazione.

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Foto: Giacomo Recchia

Poetica. Vero e proprio gioiello architettonici è la tipica Luminaria Pugliese (foto sopra), caleidoscopico spettacolo di luci colorate che fluttuano tra sogno e realtà. Famosissima è la rinomata macchina di San Nicola messa in scena durante la festa patronale. Va annoverato, tra le curiosità, il fatto che la scenografica luminaria all'ingresso di Monditalia, mostra curata all'Arsenale di Venezia da Rem Koolhaas durante la Biennale Architettura da lui curata, fu realizzata proprio da un laboratorio artigiano pugliese.

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Foto: Giacomo Recchia

Icona. Chi ama e frequenta Bari conosce anche la storia e la tradizione di Palazzo Mincuzzi (foto sopra), luogo deputato allo shopping situato nella centralissima via Sparano da Bari al numero 98, nonché negozio simbolo della città. Inaugurato nel 1928 dall'omonima famiglia, il palazzo - i cui disegni architettonici in stile Art Nouveau fecero il giro del mondo – fu di ispirazione per alcuni celebri palazzi parigini. I proprietari, i fratelli Mincuzzi, per anni hanno vestito con stile la Borghesia Barese. Ora, al suo posto, c'è Benetton ma presto ci sarà un ristorante.

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Foto: Giacomo Recchia

Ricercato. Un altro store interessante che vale la pena di segnalare è I CINQUE FIORI (foto sopra), negozio dal gusto europeo ospitato ad Adelfia all'interno di un ex capannone industriale in via Conella 44. Lontano dalle abituali mete dello shopping, la fashion boutique offre un'originale selezione di brand in un'ambientazione di carattere abitata da mobili in stile vintage, tappeti e divani.

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Capolavoro. Per un tuffo nell'architettura razionalista, con tanto di affaccio mozzafiato sul Lungomare Nazario Sauro, vale la pena scendere al Grande Albergo delle Nazioni (foto sopra). La mole bianca dell'edificio, costruito nel 1932 su disegno di Alberto Calza Bini, è caratterizzata da una soluzione volumetrica incentrata sulla simmetria angolare. Hotel pluristellato, negli anni '70 l'albergo fu teatro del film Polvere di Stelle con Alberto Sordi e Monica Vitti.

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Foto: Giacomo Recchia

Apripista. La galleria d’arte contemporanea Doppelgaenger di Palazzo Verrone, nata nel 2012 dall’incontro della gallerista Antonella Spano con il collezionista Michele Spinelli. In collaborazione con lo storico dell’arte Vittorio Parisi, la galleria cerca i punti di contatto tra le arti figurative e alle sperimentazioni della video-arte, dell’installazione e della performance.

Imperdibile. Per capire la Puglia e Bari, almeno una volta nella vita bisogna vedere (che si sia credenti o no) la Settimana Santa di Pasqua. Racconta, a tal proposito, Vito Nesta: "Io non me la perdo mai perché è uno spettacolo assolutamente suggestivo, ricco di tradizione e folclore. È la nostra eredità degli spagnoli dopo la loro dominazione".

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Foto: Giacomo Recchia

Ristorante La Bul.

Consigliati. Mangiare bene in Puglia è come respirare. Ci sono diversi ristoranti storici in città: tra questi vanno sicuramente menzionati Ai due Ghiottoni (foto sopra) e L'Antica Osteria Paglionico.Il primo si trova in via Via Nicolò Putignani, 11/b ed è un ottimo indirizzo per chiunque ami il pesce. La guida Michelin 2017 lo descrive così: «ampia esposizione di pesci all'ingresso e rivestimento delle pareti in tufo leccese. Accoglienza e servizio informali, cucina d'ispirazione pugliese con gustose specialità di mare». Il secondo ristorante, al numero 23 di Strada Vallisa, è a due passi dal Teatro Margherita ed offre un'esperienza di tipica cucina locale. Terza tappa consigliata da Vito Nesta, che lo ha visitato da poco, è il Ristorante La Bul in via Pasquale Villari 52. Il locale si presenta come un salotto intimo e raccolto che mescola pavimenti storici e opere d’arte moderna con una selezione di sedie di modernariato tutte diverse. L'atmosfera è accogliente; la cucina è diretta dallo chef Antonio Scalera.

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Foto: Giacomo Recchia

Eclettico. È lo stile per cui è nota la città di Bari. Nei primi del '900 l'Eclettismo andò a rompere la monotonia che a quell'epoca caratterizzava il quartiere murattiano. Rimaneggiamenti che vanno dallo stile romanico pugliese, al gotico veneziano con inserimenti Decò hanno lasciato una traccia indelebile nell'architettura barese. Uno di questi esempi – dove i mosaici a foglia d'oro convivono con simbologie esoteriche e reminiscenze orientali - è Palazzo Fizzarotti (foto sopra) in Corso Vittorio Emanuele 143, un unicum assoluto dal valore inestimabile, sorprendente tanto da fuori che da dentro, realizzato nel 1908 su commissione di un facoltoso banchiere.

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Foto: Giacomo Recchia

Legendaria. La Basilica di San Nicola (foto sopra) nel cuore di Bari Vecchia, esempio illustre di romanico pugliese, merita decisamente una visita. Anche per vedere da vicino i luoghi che ospitano questa figura legendaria venerato come Santo sia dalla Chiesa Cattolica che da quella Ortodossa. Come tutti sanno un gruppo di pescatori trafugarono le sue ossa in Asia Minore e le portarono a Bari. La leggenda dice che lui donò a tre fanciulle, che il padre in crisi economica avrebbe vendute, tre sfere d'oro da rivendere per salvarsi. La novella dei doni, e il nome San Nicolaus storpiato dagli Americani in Santa Clause o Kalus, rimanderebbe al mito di Babbo Natale.

In apertura: Lo skyline di Bari